Page 179 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'IMPIEGO  DELLE  FORZE  ARMATE DELLA  RSI                         179

               Il "fronte di  Nettuno":  Nembo,  Barbarigo,  SS

                    Si  possono  stimare in  circa  3000  volontari  (appartenenti  a  cinque
               diverse unità) e almeno 2 500 coscritti (l btg genio pionieri,  l  fortificazio-
               ne campale e  l  gruppo e/a) i combattenti repubblicani complessivamente
               impiegati nella difesa di Roma dal 12 febbraio al 6 giugno 1944: le perdi-
               te ammontarono ad oltre la metà, in maggioranza prigionieri catturati do-
               po  lo  sfondamento  alleato  del  23  maggio.
                    Il 23 gennaio 1944, il giorno dopo lo sbarco di Anzio, Mussolini chiese
               l'invio al fronte delle  "SS italiane".  Ottenuto l'assenso di  Himmler, Kes-
               selring dette disposizioni per l'impiego delle SS e del Nembo,  e il 31  il duce
               propose di distribuire i battaglioni italiani, male armati e poco addestra-
               ti, tra i reggimenti tedeschi. Tuttavia, benché ancora il 6 febbraio Musso-
               lini tornasse sull'argomento, valutando l'eventualità di rivolgersi a Hitler,
               i comandi tedeschi preferirono non correre rischi schierando unità di scarso
               valore  combattivo.

                    Solo  il  12  febbraio  entrò  in linea  sul  "fronte di  Nettuno"  il  Batta-
               glione paracadutisti Nembo (300 uomini su 6 plotoni, capitano Corradino
               Alvino), schierato dal mare sino ad Aprilia, alle dipendenze della 4a Fall-
               schirmjaeger Division. Il  13 compì un colpo di mano, e il  16, sotto il fuo-
               co navale nemico, attaccò le posizioni inglesi (lrish Rijles e Gordon High/anders)
               oltre il Fosso della Moletta, catturandovi numerosi prigionieri, e tenendo-
               le  sino  al  20,  quando  dovette  ripiegare  dopo  aver  perduto  151  uomini
               sui  220  impiegati.
                    Il 13 febbraio fu spostato da Castiglione in Teverina a Cecchina (Cam-
               poleone) il  163° Abteilung del 5°  Flak Regiment (16 pezzi da 88/54 e  12
               da 20/65) formato da personale italiano. Il 26 il gruppo fu spostato a Sol-
               forata, e il 3 aprile a Lanuvio, sempre assicurando la difesa aerea del set-
               tore,  e  avvalendosi  del  130°  btg  F.C.

                    114 marzo entrò in linea, nel settore di Cisterna (tra il Lago di Foglia-
               no e il Canale Mussolini, per Borgo Piave, Cerreto Alto e Borgo Sabotino,
               con Comando a Sermoneta) anche il  Battaglione Barbarigo  (già Maestrale)
               della Decima Mas. Comandato dal capitano di corvetta Umberto Bardelli
               (sostituito a fine aprile dal T.V. Giuseppe Vallauri), contava quattro com-
               pagnie e 600 uomini, di cui 200 allievi ufficiali della Gnr spontaneamen-
               te  aggregatisi  al  reparto  in  transito  per  Siena.  L'unità,  che  inizialmente
               i tedeschi avrebbero voluto sciogliere per inserire individualmente i "ma-
               rò"  nei  loro  scheletrici  reparti,  fu  aggregata  al  2 3 5°  lnfanterieregiment








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