Page 266 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'AERONAUTICA NAZ IONALE REPUBBLICANA 265
non tutti necessari" (IlO) atteggiamento di scarsa scientificità, che porta a di-
sinvolte rimozioni o ad una falsa equanimità.
In questo senso non ci pare condivisibile l'affermazione secondo cui
''dopo la fine del conflitto gli ambienti aeronautici italiani preferirono non approfon-
dire le divisioni della guerra civile",<"') come se esistessero ed operassero
"ambienti" fuori dal contesto sociopolitico generale che non poteva non
ricercare gli elementi di unità anziché quelli di divisione. Ma è poi certo
che fuori di tali "ambienti" si anelasse davvero alla comprensione degli
eventi del biennio 1943-45? Come ricorda Pansa:
"Nel 19 59, a Genova, si tenne un convegno sulla storiografia della Resisten-
za, zeppo di storici tito/ati. Ci andai ed osai prendere la parola per dire che mi
sembrava necessario leggere anche le carte di Salò, se si voleva scrivere una storia
decente della guerra partigiana. In sala ci fu rumore. Un vecchio leader socialista,
già sindaco di Genova, si alzò indignato e mi interruppe così: Ma come? Ai convegni
sulla storia della Resistenza facciamo parlare anche i giovani fascisti?" < 112 )
(110) Espressioni e concetti ripresi da G. Rochat, " L'ultimo Mussolini secondo De Feli-
ce", Italia contemporanea, marzo 1991 , p. 111-119, passim.
(111) G. Rochat, " Le forze aeree ... ", cit., p. l.
(112) Giampaolo Pansa, Il gladio e l'alloro, Milano, Mondadori, 1991, p. 12.
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