Page 358 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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l  RAPPORTI  TRA  L'ESERCITO  FRANCESE  E  l  PARTIGIANI          357


                    Undici giorni  più  tardi,  il  22  maggio,  Lècuyer  Sapin  (capo  delle
               FFI  delle  Alpi  Marittime)  prende contatto  con  Duccio  Galimberti  nella
               valle di Baralonette. Il 30 maggio, MaxJuvenal (capo dei Movimenti Uni-
               ti  di Resistenza  (MUR) nella  regione R2)  e Dante Livio Bianco (delegato
               del Comitato di Liberazione Nazionale (CNL)  del  Piemonte) firmano gli
               accordi  di  Saretto.
                    Tali  accordi comprendono un aspetto  militare e  un  aspetto  riguar-
               dante la  circolazione  delle  unità  di  partigiani  italiani  in  Francia. O l)  Gli
               stati maggiori delle truppe francesi stazionanti a nord delle Alpi Marittime
               sono a conoscenza di questi accordi i quali, riguardanti solo la regione R2,
                                                                                   2
               non saranno ufficialmente presi in considerazione nel settore delle Alpi.0 l
                    D'altro canto, fino all'autunno 1944, la condotta da assumere da parte
               dei francesi nei confronti dei partigiani non è chiaramente definita. A questa
               data, esistono soltanto tre documenti scritti riguardanti gli italiani in territo-
               rio francese; emanati tanto dal comando alleato quanto dal comando france-
               se, essi sono completamente muti circa il problema specifico dei partigiani.
                    È il caso della nota del generale Cochet, in data 31  agosto  1944, che
               serve  da testo  di  riferimento  in  questo  campo.<l3l  Indirizzata ai  prefetti,
               dice chiaramente con quale spirito devono essere affrontati i rapporti con
               i  cittadini  italiani:

                    "I-b-Italiani.  Avendo il governo della Repubblica francese, rifiutato di ricono-
               scere ai cittadini italiani la qualità di cobelligeranti, gli italiani maschi di età com-
               presa fra i 18 e i 60 anni dovevano essere internati a meno che accettino di contrarre
               un  arruolamento  nella  Legione  straniera .. .
                    VI - Stranieri che hanno partecipato attivamente alla resistenza: per quanto
               riguarda  le persone soggette  alle disposizioni  dei paragrafi I-b,  Il III e V, si terrà
               conto dei servigi attivi che le suddette persone avranno potuto rendere alla Resistenza.


               (11)  Redatti in francese da Dante Livio Bianco, gli accordi di Saretto comportano un aspetto
                   militare nel quale viene dichiarato che le  parti si  sono accordate per "stabilire una
                   stretta collaborazione sul piano operativo allo  scopo  di  ottenere i risultati migliori  nella  lotta
                   contro i nazisti". Citato da Giovanni Parola detto "Dalmastro", Cuneo, Cassa di Ri·
                   sparmio di Cuneo,  1994, p. 230. A proposito di questi accordi vedi anche Fausti·
                   no Dalmazzo, La partecipazione, op. cit.; Dante Leo Bianco "XX mesi di guerra partigiana
                   nel cunese",  Cuneo, Panfilo,  1946, p.  103  e A.A. Mola,"[ patti di Saretto" , Cuneo,
                   Cassa  di  Risparmio  di  Cuneo,  1994.
               (12)  SHAT  11  p.  93.  Verbale  n.  151/DFO.
               (13)  SHAT 11  p. 93. Nota del generale Cochet, in data 31  agosto  1944, sul censimento
                   e  trattamento  degli  stranieri  residenti  nei  departements.








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