Page 362 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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l RAPPORTI TRA L'ESERCITO FRANCESE E l PARTIGIANI 361
sarmate dal loro ingresso nelle linee francesi, le unità di partigiani vengo-
no generalmente raggruppate nella caserma Bizanet, a Grenoble, nell'atte-
sa di essere dirette verso il centro di internamento di Bourg- e n- Bresse.
Gli italiani raggruppatisi in Francia allo scopo di formarvi delle unità com-
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battenti vengono sottoposti al medesimo trattamento.< 3) A volte, i parti-
giani vengono diretti verso Marsiglia dove, ironia della sorte, vengono
impiegati dalla base 90 l come magazzinieri insieme ai prigionieri tedeschi!
Questi sono comportamenti perfettamente in accordo con le istru-
zioni menzionate più sù e che rispecchiano in pieno l'atteggiamento men-
tale di alcuni alti responsabili. A volte, la situazione degli internati viene
complicata da interventi inattesi o da conflitti tra persone.
Così, siccome i convogli verso Bourg-en-Bresse non sono regolari,
molti italiani trattenuti a Grenoble vi soggiornano abbastanza a lungo. Per
cui, le autorità francesi chiudono un occhio sull'impiego da parte di im-
prenditori locali di questa mano d'opera spesso qualificata e poco costo-
sa. Nel mese di novembre 1944, scoppia un conflitto tra l'amministrazione
centrale che richiede l'avviamento degli italiani da Grenoble verso Bourg-
en-Bresse e gli industriali di Grenoble che, appoggiati dall'autorità milita-
re, chiedono di soprassedere al trasporto di 150 partigiani precedentemente
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messi a loro disposizione "per i bisogni dell'industria locale". < )
A volte, le cose sono ancora più complicate: è il caso della disputa
che oppone, nel dicembre 1944, il comando territoriale e il comando ope-
rativo, disputa riguardante un distaccamento di volontari italiani, detto
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Legione garibaldina < ) che viene diretto verso Castellane dal sottosettore del-
l'Isère, alla fine del mese di ottobre. Questo distaccamento, messo così al
riparo in modo da potersi riorganizzare, viene intercettato sul suo passag-
gio dalle autorità della XV Regione Militare che interna i volontari. Viene
loro proposto di scegliere tra un arruolamento nella Legione Straniera o
l'introduzione in una unità di lavoratori, in conformità con le istruzioni
già citate. Avvertito, il colonnello Lanusse tenta di recuperarli allo scopo
di formare una unità di artiglieria. Tuttavia, il generale comandante della
XV RM non accetta né il tentativo di aggiramento di cui è vittima, né la
(23) SHAT 11 p. 93, corrispondenza del 19 novembre 1944. È il caso, in particolare,
di ex militari italiani arruolati nella brigata FF A della Dr6me.
(24) SHAT 11 p . 93, lettere 1197 del 7 novembre 1944, 1239 del 13 novembre 1944
e 12 57 del l 7 novembre 1944.
(25) Si tratta di un'unità diversa da quella citata in precedenza.
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