Page 367 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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                   Difatti, le missioni sollecitano ed ottengono senza difficoltà dalle au-
              torità militari francesi  facilitazioni  nella  circolazione per i partigiani con
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              i quali esse sono in contatto.<3 > Hamilton dispone di un locale di  imma-
              gazzinamento per viveri, armi e munizioni, destinati a rifornire i partigia-
              ni.<38>  Più  tardi,  nell'ottobre  1944,  il  generale  Sevez  accetta  il  principio
              del rifornimento ai partigiani tramite il sistema dei vasi comunicanti: gli
              italiani potranno d'ora innanzi essere riforniti dalle unità della 4a  DMM,
              a condizione che,  successivamente, gli alleati  rifondano i francesi  in pro-
              porzione di quello che loro avranno fornito.<39)  Questo sistema presenta,
              per i francesi, un triplice vantaggio: permette loro di controllare effettiva-
              mente i movimenti al confine, di evitare la  penetrazione di gruppi armati
              troppo in profondità nel territorio nazionale, e di partecipare alla  catena
              di  sostegno  ai  partigiani.
                   Questo  coinvolgimento  va  crescendo:  nel  gennaio  1945,  il  SHAEF
              fa  richiesta  al  governo francese  di  autorizzare la  costituzione in  Francia
              di  vere e proprie basi di  retrovia destinate ai  partigiani italiani previste
              inizialmente ad Annecy e ad Avignon. Nel gennaio 1945, il principio viene
              accettato dal governo francese,  a condizione che l'autorità militare locale
                                                                                 40
              - all'occorrenza  il  settore delle  Alpi  - ne  controlli  il  funzionamento. < >
                   Alla fine di gennaio 1945, le basi vengono costituite ad Annecy, Gre-
              noble  e  Nizza  e viene  proposto  ai  francesi  dagli  alleati  di  distaccare  un
              ufficiale di collegamento presso lo  stato maggiore del generale Tobin (44th
              AAAB)  affinché il  controllo del  passaggio del  confine si  possa effettuare
              sull'insieme del  fronte  delle  Alpi  comprese le  Alpi  Marittime.< 41 > Sicché,
              le missioni alleate hanno fatto da schermo protettivo per le unità di parti-
              giani da esse sostenute, le quali durante tutto il periodo passano il confine



              (37)  SHAT  11  p. 93.  Nota  1038, sulle relazioni con  il tenente  Phealon  e SHAT  11  p.  93,
                   nota n.  1119/2s, in data  27 ottobre  1944 sulle facilitazioni  nella circolazione accordate
                  agli ufficiali del  SHA T che si  occupano del rimpatrio  dei prigionieri di guerra e inoltre alle
                  guide  italiane che  li  accompagnano.
              (38)  SHAT  11  p.  93.  Nota  1214,  in  data  10  novembre  1944 sulla  messa  a disposizione
                  del maggiore Hamilton  di un  locale destinato  a immaginare le armi destinate ai partigiani.
              (39)  SHAT  11  p.  93.  Nota  n.  1138/2s  in  data  7  ottobre  1944.
              (40)  Nota  del generale Juin,  n.  25/DN/3/PS  in  data  3 gennaio  sui partigiani  valdostani
                  e nota del suddetto, n. 54 9/EMG. n/2 in data  10 gennaio  1945 sulle questioni relati-
                   ve  al confine franco  italiano.
              (41)  Lettera APC 457 dello  SHAEF,  in data  26 gennaio  1945, sui partigiani italiani nel
                  nord ovest  dell'Italia.








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