Page 361 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 361
360 JEAN-LOUIS RICCIOLI
di partigiani italiani. Alla fine del mese di novembre 1944, nel corso di
alcuni pattugliamenti, gli alpini francesi entrano in contatto a varie ripre-
22
se coi partigiani della Val di Viu < l e i passaggi di partigiani italiani in
Francia diventano relativamente frequenti.
Per emblematiche che siano queste situazioni, rimangono tuttavia re-
lativamente eccezionali fino alla fine dell'inverno 1945. È più significativo
l'incidente che si produce verso il 20 settembre 1944 nella regione di Bon-
neval. I 2500 partigiani venuti dall'Italia che cercano di rifugiarvisi vengo-
no ricacciati in Italia dalla 2a DIM. Costretta a disimpegnarsi rapidamente
verso l'Alsazia, essa non può prenderli in carico. L'arrivo di gruppi di par-
tigiani nelle linee francesi, in seguito ad operazioni di rastrellamento con-
dotte dai tedeschi in Italia, è all'origine della maggior parte dei contrasti.
Inoltre, durante tutto questo periodo, italiani isolati passano attra-
verso le linee francesi. Sono per lo più ufficiali dei partigiani delegati dai
Comitati di liberazione italiani che vengono quasi sempre identificati e
coperti dagli ufficiali delle FFI. Alcuni di questi partigiani recano dei la-
sciapassare che si riferiscono agli accordi di Saretto. I motivi di questi pas-
saggi sono vari: contatti con gli italiani che combattono nelle Alpi Marittime
o con i comitati di resistenza di Nizza e di Marsiglia, discussione dei pro-
blemi con le autorità francesi e alleate, transito della corrispondenza ver-
so il Sud Italia. Riguardo a questi passaggi individuali, è necessario ricordare
la traversata del Massiccio del Monte Bianco effettuata dal 15 al l 7 otto-
bre dall'ufficiale dei partigiani Sandro Pertini.
I luoghi di passaggio preferiti dai partigiani sono i passi che sbocca-
no nelle zone d'Italia controllate da loro. Si tratta per la maggior parte
dei casi della regione di Val d'Isére, del passo di Larche e della valle della
Tinée. Chi conosce la montagna e sa che essa non costituisce un ostacolo
insormontabile per delle persone isolate non si stupirà di quell'incessante
via vai da una parte all'altra del confine.
La rigida applicazione delle istruzioni del GPRF
Sono soprattutto le autorità territoriali, civili o militari, che si mo-
strano più accanite nell'applicare alla lettera le istruzioni del GPRF. Di-
(22) I contatti avvengono tra il 12 e il 16 febbraio 1945 e sono seguiti da altri, presi
dalle pattuglie degli 11° e 15° Battaglioni di Alpini (BCA), oltre il passo del Lauta-
ret, tra il 21 e il 2 5 febbraio 1945.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 360 07/03/16 15:13