Page 414 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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GLI INTERNATI MILITARI IN GERMANIA 413
l'industria bellica e della agricoltura, ma quale diverso corso avrebbe avu-
to la guerra se la totalità, o solo la maggioranza degli 800 000 e piu avesse
scelto la collaborazione militare con le forze armate del Terzo Reich o della
repubblica sociale italiana?
La consistenza numerica di 180-194 000, su 800-810 000 internati,
costituisce una cifra di un certo rilievo, ma che non può stupire alla luce
di quello che era stato fin dall'inizio il trattamento degli internati sotto
l'aspetto morale e materiale. La fame e il freddo furono i costanti compa-
gni degli internati; l'angoscia, l'incertezza del futuro, la preoccupazione
per le proprie famiglie lontane furono altrettanti fattori che concorsero
ad indebolire la volontà di resistenza, presente in tutti, fatta eccezione di
coloro che fin dal primo momento si erano dichiarati disponibili per mo-
tivi ideologici alla cooperazione militare.
La maggioranza ebbe invece la forza di non lasciarsi suggestionare
dalle continue lusinghe o impaurire dalle pesanti minacce e, posta dinanzi
al dilemma tra una prigionia che sarebbe stata durissima e si sarebbe po-
tuta concludere con una morte violenta o per inedia, e una collaborazione
militare, che avrebbe aperto la strada del ritorno a casa o, come minimo,
il miglioramento delle condizioni di vita, optò per la prima scelta, scri-
vendo una pagina impareggiabile della storia delle forze armate italiane
e del popolo italiano. Si tratta perciò di una scelta politica oltre che morale.
Conclusioni
L'internamento dei militari italiani in Germania non ha trovato an-
cora, da parte italiana, una collocazione storica sufficientemente esamina-
ta sotto i vari aspetti di carattere morale, politico, sociologico, e psicologico,
che dia degli avvenimenti una visione unitaria, riferita al quadro generale
della situazione diplomatica e militare dal settembre 1943 all'aprile 1945.
La ricerca sull'internamento non può essere perciò considerata esau-
rita e ogni ampliamento rileva aspetti e momenti nuovi, di grande interes-
se storico. È pertanto necessario analizzare la vicenda per mettere meglio
a fuoco il peso che essa ebbe a suo tempo e ha tuttora ai fini di una mi-
gliore comprensione e interpretazione di quello che fu la resistenza italia-
na dopo 1'8 settembre.
Molti dei lavori memorialistici e storici sinora pubblicati sono frutto
di accurate indagini e risultano di grande valore metodologico, ma l'Italia
ufficiale non può continuare a tacere su di una vicenda che le fa indubbia-
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