Page 409 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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408 FILJPPO STEFANI
Circa il numero degli ufficiali internati le cifre dello Schreiber e quel-
le precedenti quasi coincidono, indicando il numero di 30 000 unità, sti-
mato forse in eccesso come aveva rilevato il prof. Rochat nel convegno
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di Firenze del 1984.< > Permangono tutt'oggi dubbi e incertezze sul nu-
mero complessivo degli ufficiali, anche se i prospetti delle tabelle dalla 14a
alla 20a dello Schreiber forniscono un quadro sufficientemente approssi-
mato delle presenze degli internati italiani nei vari campi di concentra-
mento situati nel territorio di competenza del Comando Supremo della
Wehrmacht per il periodo 1943-45. Sempre alla data del 1° febbraio 1944
risultavano presenti nella zona di operazioni sul fronte orientale 8085 mi-
litari italiani, dei quali ben 5365 inquadrati nel gruppo di armate del Centro
agli ordini del feldmaresciallo Busch caddero o risultarono dispersi tra il
22 giugno e 1'8 luglio 1944, in seguito all'annientamento di quel gruppo
di armate.
Altri militari italiani vennero rinchiusi nei campi di concentramento
delle SS situati nel territorio del Reich perché catturati dopo una fuga o
in applicazione del cosiddetto ordine Kugel-Erlass del4 marzo 1944, con
il quale si ordinava che tutti gli ufficiali e sottufficiali catturati nuovamen-
te dopo una fuga dai campi fossero consegnati alle SS per essere avviati
e rinchiusi nel campo di concentramento di Mauthausen. Gli ufficiali, do-
po la loro cattura, vennero avviati nella grande maggioranza nei Lager ap-
prestati in Polonia e nei campi per ufficiali vennero aggregati anche militari
di truppa adibiti ai servizi dei campi stessi.<9>
Mutamenti di status degli internati
Lo status iniziale conferito ai militari italiani catturati dopo 1'8 set-
tembre 1943 fu quello di "prigionieri di guerra". Ma il20 settembe 1943
su ordine personale di Hitler, la qualifica venne mutata in quella di "in-
ternati militari". Molteplici i motivi che possono avere indotto Hitler al
cambiamento, ma di fatto questo comportò la sottrazione di ogni guaren-
tigia del personale catturato, compresa quella della Croce Rossa Interna-
zionale (C.R.I.). Più che un atto di riguardo verso Mussolini liberato dalla
prigionia e verso la costituenda repubblica sociale italiana, il provvedi-
mento valse a ridurre nella condizione di veri e propri schiavi i militari
(8) V ds. nota n. 2 I militari italiani internati dai tedeschi ecc., p. 53-57.
(9) Vds. nota n. 5, p. 396 e seguenti dal volume l militari italiani internati ecc. dello
Schreiber.
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