Page 419 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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418 NICOLA DELLA VOLPE
generale Berardi, succeduto a Roatta al vertice dell'Esercito nel novembre
del 1943, si sentiva in dovere di sollecitare nei loro confronti un'assisten-
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za immediata, fattiva, fraterna.<>
Mentre il recupero degli sbandati si rivelava oltremodo difficile, mentre
disposizioni sulla leva stabilivano le classi da chiamare alle armi e quelle
da richiamare (e allo stesso tempo ponevano in congedo i nati nel 191 O
e negli anni antecedenti), il problema del personale e degli arruolamenti
veniva a complicarsi con la questione dei volontari, in parte per il discus-
so Bando N. 8 per il loro arruolamento, firmato da Ambrosio il 28 ot-
tobre 1943, ed in parte per quei cittadini che volontariamente (da qui
l'auto-definizione di volontari) si posero a seguito delle Unità alleate, a
prescindere dal fatto che avessero o meno obblighi di leva o di richiamo
alle armi.
Il bando, in particolare, suscitò forti proteste, poiché prometteva as-
segni migliori e premi di congedamento a quanti, delle classi 191 O e suc-
cessive, si fossero arruolati di propria iniziativa; grazie a tale assurda
disposizione, incomprensibile sul piano del diritto, si veniva a creare una
abnorme sperequazione nel trattamento economico fra i militari rimasti
alle armi - trattenuti, richiamati o di leva - e che erano magari vecchi
combattenti, e i volontari, che pure erano comunque cittadini soggetti a
rispondere agli obblighi militari.
Gli assegni maggiorati concessi furono garantiti anche al termine del
conflitto ai volontari che si raffermavano, aggravando la disparità già esi-
stente e alimentando il malcontento di quanti venivano trattenuti alle ar-
mi d'autorità.
Una sperequazione che ancora nel 1945 faceva scrivere al generale
Clemente Primieri, comandante del Gruppo di Combattimento Cremona,
sarcastiche osservazioni affinché si riparasse ad ~;,_a palese ingiustizia ver-
so i "vecchi" della Cremona, che egli definiva "santi volontari" in Corsica
fin dal 9 settembre 1943.<5)
L'affluenza dei volontari non fu peraltro, almeno nei primi mesi, tra-
volgente; il Centro Ordinamento Volontari (COV) registrò, dal20 novembre
1943, data di costituzione alla Certosa di Padula, e fino all'aprile del1944,
448 volontari (di cui 4 ufficiali e 2 sottufficiali). Di essi, 190 (150 il
(4) A.U.S.S.M.E., fondo L 10, busta 5/2.
(5) A.U.S.S.M.E., fondo diari storici, busta 2299/1.
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