Page 418 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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IL PROBLEMA DEGLI ARRUOLAMENTI 41 7
Se, infatti, nel dopoguerra molti milioni di italiani si scoprirono, per
opportunità, combattenti e/o partigiani, restano incontestabili le cifre del-
l'epoca, che fanno ascendere a 500 000 unità circa i cittadini che, inquadrati
in unità regolari o nelle bande, lottarono per la libertà della Patria. E, ideal-
mente uniti a loro, i circa 800 000 chiusi nei campi di concentramento.
I rimanenti, i milioni in grado di impugnare le armi, niente hanno
da recriminare; allargare il numero dei meritevoli, oltre ad essere un falso
storico, sarebbe un vergognoso affronto verso i primi ed i valori di cui
soltanto quella minoranza fu testimone.
Riannodare i fili per riorganizzare l'Esercito fu la costante, assillante
preoccupazione dei vertici militari alla fine del 1943 e per tutto il 1944.
E poiché riorganizzare significava recuperare soprattutto gli uomini, que-
gli uomini in quello stato di profonda crisi, è facile comprendere quanto
sia stato arduo il compito dei capi militari; e, per contro, come sia stato
facile in quei frangenti commettere errori.
Il primo tentativo di recupero avvenne, alla fine del 1943, con l'isti-
tuzione di tre campi di riordinamento nel territorio della 7a Armata, per
farvi affluire reparti e militari sbandati provenienti da oltremare e dal ter-
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ritorio nazionale.< > Severe le disposizioni relative agli sbandati, duri i ban-
di di Roatta, capo di Stato Maggiore dell'Esercito, e di Arisio, comandante
della 7a Armata, che agitavano minac:ciosamente il codice militare penale
di guerra verso quanti non si fossero presentati alla chiamata.
Quasi a beffa della severità delle disposizioni, contemporaneamente
il Comando Carabinieri dell'Italia meridionale annotava come i centri di
raccolta non fossero in grado di accogliere gli sbandati, tanto da essere
costretti a rispedirne a casa molti in condizioni pietosissime, perché non
riuscivano ad assicurare loro una sistemazione ancorché provvisoria; co-
me non pochi dei militari sbandati, affidati a quadri indolenti e sfiducia-
ti, abbandonati a se stessi, si assentassero arbitrariamente; come per l'Arma
diventassero, in tal modo, sempre più difficili i rastrellamenti degli sban-
dati e degli assenti arbitrari, per il loro elevato numero e per la conniven-
te protezione offerta dai civili. <3>
Infelice anche la situazione di quanti, rischiando la pelle, attraversa-
vano le linee nemiche per presentarsi ai Comandi italiani; tanto che il
(2) I campi furono istiruiti nell'ottobre 1943, vedasi Archivio Ufficio Storico Stato Mag-
giore Esercito (d'ora in poi A.U.S.S.M.E.), fondo M 7, busta 280/4.
(3) A.U.S.S.M.E., fondo M 7, busta 280/4.
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