Page 441 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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440 MARJA GABRJELLA PASQUAL!Nl
far sparire dal mercato controllato alcune merci per farle riapparire, in
contemporanea, sul mercato parallelo, a prezzi maggiorati.
Già dal giugno del 1940, infatti, con il decreto 19/6/40 n. 953 e in
seguito nel marzo 1942 con decreto 12/3/42 n.142 i prezzi di alcuni pro-
dotti di più largo consumo erano stati bloccati, ivi compreso quelli degli
affitti, oltre alla realizzazione del blocco dei salari, deciso subito dopo la
dichiarazione di guerra alla Francia; ma il costo della vita continuava ad
aumentare in misura esponenziale, perché era pur vero che i salari erano
stati bloccati, ma il loro potere d'acquisto scendeva progressivamente, tanto
che il 2 aprile 1943 il regime fascista aveva dovuto capitolare e annuncia-
re un aumento generale dei salari e degli stipendi,<39) ma i prezzi, specie
quelli dei prodotti alimentari e delle merci di uso comune, negli anni suc-
cessivi, erano più che raddoppiati e i modi escogitati per aggirarne il blocco
erano van.
Causa tutt'altro che secondaria della consistente inflazione riscontra-
ta in tutto il territorio italiano nel 1944, insieme agli altri motivi econo-
mici che ne avevano decretato il cospicuo tasso di aumento anche negli
anni precedenti, fu l'immissione nel mercato finanziario di un anomalo
mezzo di pagamento cartaceo, le AMLire, moneta battuta dagli anglo-
americani, in grandi quantità che destabilizzarono fortemente la già pre-
caria condizione economica generale. Quell'inflazione che già aveva ab-
bondantemente roso le possibilità d'acquisto dei salari di impiegati e operai,
si infiammò ancora di più non solo con la circolazione delle AMLire, ma
anche con lo sblocco dei salari decretato dalle autorità anglo-americane
insieme allo sblocco dei prezzi, ogni qualvolta liberavano una parte di ter-
ritorio; misura indubbiamente necessaria, anche se con pesanti conseguenze
immediate per la vita civile, per poter riportare lentamente l'economia
di guerra, che aveva sconvolto produzione, distribuzione e equilibri socia-
li, ad una economia di mercato.
Anche nel caso dei prezzi, alcune statistiche storiche varranno a me-
glio comprendere quale e di quale entità fu il progressivo esponenziale
aumento dei prezzi, considerando che le cifre vanno sempre valutate in
senso relativo e non nei loro valori assoluti, ancora una volta perché sul
territorio italiano i prezzi variavano costantemente e differivano grande-
l
mente, a seconda della situazione storica del momento, dell'andamento
(39) S. Colarizi, "Vita alimentare degli italiani e razionamento" in L 'Italia in guerra. Il
secondo anno di guerra- 1941, Roma, 1992, p. 281.
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