Page 446 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LA POPOLAZIONE ITALIANA TRA MERCATO NERO E RAZIONAMENTO 445
per tessere annonarie falsificate e imboscamento di prodotti: i giudizi per
questi fatti penali si svolsero di fronte al Tribunale straordinario di guer-
ra germanico, ma nemmeno tale severità riusci a scalfire il giro di affari
del mercato parallelo, che era alimentato, fin dalla fine del 1943, anche
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dalle stesse truppe tedesche.< l I controlli rimanevano sempre poco tem-
pestivi ed efficaci. Gli ispettori, inviati su segnalazione degli utenti per
cogliere in fallo commercianti disonesti o operatori del mercato nero, non
avevano il più delle volte mezzi di locomozione, se non le proprie gambe;
quando potevano, inforcavano una bicicletta personale, sempre che non
gliela avessero requisita; potevano contare sui mezzi pubblici, quando fun-
zionavano.<53l È evidente che nell'Italia repubblicana, sotto i fascisti, con
l'occupazione dei tedeschi e con gli anglo-americani che avanzavano, era
diventato impossibile, quantomeno assai improbabile, qualsiasi tipo di con-
trollo di questo genere.
Del resto, a rendere impossibile il mantenimento dei prezzi imposti,
specie nel settore cerealicolo e ortofrutticolo, fu anche l'amministrazione
finanziaria che gravò progressivamente la proprietà fondiaria e la condu-
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zione agricola di contributi sempre più gravosi: <5 l i prezzi non veniva-
no adeguati ai costi di produzione per quasi tutti gli alimenti primari come
farina, grano, latte, bestiame bovino e carbone vegetale. Un esempio per
tutti: il prezzo di vendita del grano, che andò in vigore nel 1944, era stato
deciso nel gennaio 1943 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel marzo
1943: si basava sull'andamento della campagna cerealicola del giugno 1942
e era rimasto ancora quello conteggiato alla fine del 1942. Quindi quel
prezzo deciso per il 1944 non aveva tenuto conto dei forti aumenti dei
costi per i salari agricoli ( + 40%) nel maggio 1943 e (un altro + 40%)
nell'autunno 1943. Era di fatto inapplicabile.
Inoltre nella stessa disciplina annonaria erano forti le lacune, quali
la mancanza di un regolamento coordinativo tra le varie ordinanze di una
stessa provincia e di più provincie fra di loro: ad esempio vi era grande
(52) A.U.S.S.M.E., Ll4, SMRE, carteggio sussidiario, b.151.
(53) ACS, Ministero dell'Interno, Servizi Annonari, b.l5, f.A/12, Servizio Speciale P.S.
per l'Annona in Roma, Relazioni del Commissario Dirigente Museo dei primi mesi
del 1944.
(54) Tali imposte avevano infatti reso allo stato: nel 1936 Lit. l 824 912 000; nel 1941
Lit. 3 663 800 000; nel1943 Lit. 4 812 000 000; nel1944 Lit. 5 678 000 000. Fonte:
una memoria sul tema e ritagli del quotidiano "Il Resto del Carlino" del 30.4.1944,
conservati in ACS, Ministero dell'Interno, Divisione Affari Riservati, b.l3.
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