Page 445 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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l'Alimentazione dislocati sul territorio. Tutti questi organi centrali e peri-
ferici avevano competenze che spesso si sovrapponevano le une alle altre,
con risultati assolutamente deludenti per quanto riguardava i loro compi-
ti istituzionali, anche a causa di una fiorente corruzione o fors'anche più
banalmente a causa della impossibilità di svolgere il loro lavoro, per le
circostanze ambientali e storiche del momento. Quel che è certo è che dopo
l'arrivo degli alleati, la maggior parte dei dirigenti di questi organi fu ar-
restata e condannata oppure epurata: dalle intercettazioni telefoniche an-
cora conservate si può rilevare che una parte almeno di questi funzionari
fu coinvolta nel mercato nero, non solo come cliente perché vi comprava
merce, ma perché distoglieva viveri di genere vario da una distribuzione
legale, per avviarli al mercato parallelo: latte con contrassegni governativi
fu venduto al mercato nero e non fu l'unico bene alimentare contrasse-
gnato da bolli governativi ad essere offerto su quel mercato.< 50 >
Anche le forze alleate avevano predisposto strutture speciali per la
repressione del mercato nero e controllo dei prezzi: uno speciale Ufficio
per la Repressione del mercato nero fu creato nelle più grandi città e me-
die cittadine. In molti luoghi dopo la liberazione dall'occupazione tede-
sca, si formarono spontanei Comitati Annonari, composti da cittadini
volontari che, appoggiandosi alle forze legali, ottennero buoni risultati con-
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creti < > non riuscendo però comunque a debellare interamente il fenome-
no di accaparramento e il suo relativo sfruttamento economico.
Malgrado i numerosi organi delle forze dell'ordine e dei servizi an-
nonari preposti al controllo dei prezzi, non fu in realtà possibile poter ef-
ficacemente combattere gli abusi, essendo quella dei prezzi una questione
strettamente legata al razionamento - una diminuzione di razione di qual-
siasi alimento comportava automaticamente il suo aumento di prezzo al
mercato nero - e alla vivacità degli scambi sul quel mercato, che era estre-
mamente sensibile a qualsiasi mutamento: l'impalcatura burocratica fa-
scista, prima e dopo il 25 luglio 1943, era enorme e sproporzionata per
la quantità dei generi distribuiti; la lotta era male impostata, mancando
spesso i collegamenti fra i vari organi preposti e degli accordi chiari con
i tedeschi, che nell'Italia repubblicana, avevano affiancato e, dal maggio
1944, avocato a sé, alcune funzioni dei servizi annonari, in particolare
quella della repressione del mercato nero, comminando condanne a morte
(50) ACS, ibid., b.l6, 777/238.A.37 del 3.3.1944.
(51) Cfr., per esempio, "L'Osservatore Romano", 7.7.1944.
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