Page 504 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'INDUSTRIA  ITALIANA  AL  SERVIZIO DEI TEDESCHI                   503

               Italia,  e cioè sia per la popolazione civile, in maniera che  resti qssicurata la tran-
               quillità dietro il fronte,  come pure soprattutto soddisfatte le esigenze immediate delle
               truppe  combattenti''.  <49)
                    Il  secondo e  il terzo  compito in realtà  rappresentavano già nel  set-
               tembre  1943 gli obiettivi a  breve termine dell'amministrazione germani-
               ca, costituendo due distinti aspetti del medesimo problema. Mantenendo
               le  fabbriche  italiane in funzione  si  poteva da un lato  premunirsi contro
               il malcontento della piazza e dall'altro garantire il rifornimento alle trup-
               pe tedesche operanti sul nostro territorio. Ovviamente il raggiungimento
               degli obiettivi richiedeva l'acquiescenza degli  staff dirigenziali dell' indu-
               stria bellica.< 50 l  Occore evidenziare non soltanto i contrastanti ordini ema-
               nati dalle diverse autorità tedesche, ma anche il latente conflitto tra queste
               e gli organismi della RSI,  tutti mossi dall'iniziale esigenza "di impiegare
               le  maestranze", guadagnandosi  nel contempo la  non ostilità loro e  degli
               imprenditori.
                    Della concorrenza esercitata dai tedeschi nei confronti della Repub-
               blica sociale italiana in tema di politica salariale, possediamo anche la te-
               stimonianza del Servizio informazioni dello Stato Maggiore Generale del
               Regio Esercito che dichiarava in una sua pubblicazione riservata del feb-
               braio  1945:
                    " Per quanto i  salari non  avessero  avuto  in questi ultimi mesi  alcun  ritocco
               (l'ultimo era stato l'aumento del 30 %  dello scorso inverno) tuttavia in pratica mi-
               glioramenti erano stati concessi sotto forma di indennità a titolo assistenziale (il co-
               mando  tedesco  accordava  8  lire  al giorno per le  donne  e  14 lire per gli  uomini  e
               il governo  repubblicano  rispettivamente lire 6 e lire  10), di concessione  di viveri a
               prezzi di favore ed era andato abbastanza diffondendosi l'uso  di pagare una parte
               del salario in viveri conteggiati a prezzi ufficiali, di bassi prezzi per le mense azien-



               (49)  ACS, Raccolte varie, Uffici di polizia e comandi tedeschi in Italia,  1943-1945, b. 2, fase.
                    33.  A quell'epoca era già in atto  la  convenzione tra il governo della  RSI  e quello
                    del  Reich  sul  "trasferimento  di  materie prime,  semilavorati e prodotti finiti" .
               (50)  Si  veda a  questo propositO l'illuminante "Promemoria relativo  alle costruzioni in
                    corso presso i cantieri di Genova e Monfalcone", inJOB 110/630172-75, prome-
                    moria del sottOsegretario di StatO per la Marina Ferruccio Ferrini, s.d.  ma del no-
                    vembre  1943.  Secondo  il  manager  dell'Ansaldo  Agostino  Rocca,  era  in  atto  un
                    "tentativo del ministero della Marina (della RSI) di inserire suoi programmi in quelli germa-
                    nici" (SPD, b.  15, f.  70, Promemoria per l'eccellenza il Maresciallo  Graziani, 5  novem-
                    bre  1943).








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