Page 500 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'INDUSTRIA  ITALIANA  AL  SERVIZIO  DEI  TEDESCHI                499

               parte germanica".<36)  Considerazione quest'ultima che correttamente indi-
               viduava la 'strozzatura' nelle comunicazioni con la Germania determinante
               per le  scelte  tedesche  e  sulla  quale  si  tornerà in  conclusione.


               I  programmi di produzione tedeschi

                    Vediamo a  questo  punto le  principali produzioni affidate all'indu-
                             7
               stria italiana.  <3 )  La  tabella sotto  riportata evidenzia che l'interesse tede-
               sco si orientò soprattutto verso le manifatture tessili, di gomma e pellami,
               ma  di  non  trascurabile entità era  il  gettito  delle  industrie di  precisione
               e  di  macchine  utensili e  delle  acciaierie,  entrambe additate tra  le  cause
               della modesta produzione bellica italiana fino all'8 settembre, e del polo
               armi ero bresciano-cremonese.

                  Stima  approssimativa  del  valore  dei  beni  bloccati  nel luglio  1945
                                                                      8
                            (ai  prezzi  correnti  del  luglio  1945  in  lire)<3 )
               Prodotti agricoltura, industrie alimentari casearie ecc.   66 815 500
               Oli, grassi animali e vegetali, carburanti e carboni fossili   9 759 800
               Fibre tessili e  manufatti, gomma e relativi  manufatti,
               cuoi,  cellulosa  e loro  prodotti                      2 479 566 370
               Prodotti chimici  e  farmaceutici                         32 097 133
               Marmi,  pietre  terre  e  materiali  diversi  per l'edilizia,
               vetrerie e  ceramiche minerali vari                       29 607 877



               (36)  Circolare n. 333/0P del Comando supremo del 10 dicembre 1943, avente per og-
                   getto  "Direttive per l'organizzazione e  la  condotta  della  guerriglia (riservate  alla
                   persona  dei  Comandanti  militari  regionali  e  dei  loro  più immediati  collaborato-
                   ri)", firmata dal capo di Stato Maggiore Generale Messe,  riprodotta in Ministero
                   della Difesa -Stato Maggiore dell'Esercito -Ufficio Storico, L'azione dello Stato Mag-
                   giore Generale per lo sviluppo del Movimento di Liberazione, Roma,  1975, p.  15 2. A pro-
                   posito dei finanziamenti il documento osserva: " I privati, specie quando per collaborazione
                   passata od attuale,  con  il fascismo  e con  i tedeschi hanno buoni motivi per cercarsi dei  meriti
                   in vista dell'avvenire sono  disposti a versare denaro; tale stato d'animo può essere utilizzato
                   per ottenere versamenti ai militari, che fanno guerra italiana senza colore di parte" (p.  15 3).
               (3 7)  Sulla questione rimandiamo, anche per i dati analitici e maggiori dettagli, ad An-
                   drea Curami, "Miti e realtà dell'industria bellica della RSI", in Rivista di storia con-
                   temporanea,  1993,  n.  2-3.
               (38)  ACS, IRI, serie nera, b. 89, "Memorandum sull'attività svolta dali'URMIT nel pri-
                   mo quadrimestre dall'istituzione", Milano, 22 ottobre 1945. L'Ufficio materiali im-
                   pianti tedeschi venne istituito il  17  maggio  1945  con ordinanza del  commissario
                   speciale  del  ministero della  Produzione Industriale Alta  Italia  Tremelloni.








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