Page 498 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 498
L'INDUSTRIA ITALIANA AL SERVIZIO DEI TEDESCHI 497
fortifica/orio organizzato a valle di Tirano e dell'Aprica. Se essi persistessero, inve-
ce, in tale determinazione, la protezione degli impianti elettrici diventerebbe quanto
mai difficile, anzi, per l'alta Valtellina, sarebbe impossibile".
La conseguenza non avrebbe potuto essere dubbia: "In tale caso ma-
laugurato, tutti gli impianti elettrici dislocati nell'Alta Valtellina, presto o tardi,
ad onta di ogni razionale ed eroica difesa, sarebbero condannati alla distruzione,
mentre i restanti, e non tutti, potrebbero essere salvati solamente se gli alleati incal-
zando i tedeschi alle calcagna, e costringendoli a cercare immediato appoggio nel
sistema fortifica/orio, abbreviassero notevolmente il tempo in cui le nostre formazioni
dovrebbero, da sole, provvedere alla difesa degli impianti".
In ogni caso, dovendosi considerare qualsiasi ipotesi, il Comando Vo-
lontari della Libertà invitava il comando Divisione "Giustizia e Libertà"
della Valtellina a elaborare piani dettagliati per ogni centrale e bacino,
indicando dettagliatamente le questioni che ciascun progetto doveva con-
siderare. Quanto detto non deve tuttavia indurre a pensare che il salva-
taggio del patrimonio industriale abbia la sua origine nell"'improvviso"
collasso delle forze armate tedesche: (33) come si avrà modo di argomen-
tare, le forze occupanti seguivano infatti una linea che non prevedeva di-
struzioni ampie e indiscriminate.
Il motivo della centralità della difesa degli impianti industriali - e
segnatamente elettrici - percorre tutta la letteratura che si occupa della
Resistenza, che ha in primo luogo sottolineato il contributo del movimen-
to di liberazione alla conservazione delle strutture produttive nei confron-
ti di un avversario deciso ad una loro radicale distruzione. Ma non bisogna
dimenticare il ruolo svolto dagli alleati e le scelte di fatto adottate dai te-
deschi. Per gli Stati Uniti, occorre in primo luogo ricordare i forti capitali
investiti in Italia anche nell'industria idroelettrica, e insieme la preoccu-
pazione di dover in tempi brevi affrontare le questioni correlate alla rior-
ganizzazione dei territori dopo la fine del conflitto, il che ovviamente
richiedeva il funzionamento dell'apparato industriale nel suo complesso.
Il 6 settembre Alexander sottolineò, contro le azioni volte al sabotag-
gio di impianti e macchinari, la necessità della difesa delle potenzialità
(33) Cfr., per la discussione delle diverse tesi e la ricostruzione dell'"operazione 'diplo-
matica', che si svolse intorno agli impianti idroelettrici", soprattutto M. Fini, Oli-
garchia elettrica e Resistenza di fronte al problema della difesa degli impianti. Prime
considerazioni sul caso della Società Edison, cit., p. 231 sg.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 497 07/03/16 15:21

