Page 493 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 493
492 ANDREA CURAMl · PAOLO FERRAR[
di conservare la maggiore quota possibile di materiali bellici, sia con l'in-
tento di accrescere le difficoltà di riorganizzazione da parte alleata dei ter-
ritori occupati.
Finalizzare la produzione elettrica allo sforzo bellico comportò misu-
re in parte analoghe a quelle adottate negli altri comparti dell'industria
italiana. Come si vedrà nel corso di questo intervento, diverse industrie
decentrarono parte delle proprie produzioni giudicate di particolare rile-
vanza dai tedeschi che le incentivarono con assegnazione di materie pri-
me e abbondanti commesse.
Analogamente, la Superpila di Firenze, "produttore di pile e batterie elet-
triche- nel suo genere il più importante d'Italia - da anni fornitore dei Ministeri
della Guerra, Marina, Aviazione (sic)", ausiliario dal 1935 e da quell'anno
quasi interamente dedicatosi a produzioni belliche, venne parzialmente
decentrato, allo scopo di sfuggire alle incursioni aeree, nell'aprile del1943
(presso Magenta, in provincia di Milano). Dopo una sospensione succes-
siva al 2 5 'luglio, il decentramento riprese dopo 1'8 settembre "quando il
Comando Militare Tedesco ... ordinò ... che ... dovesse essere condotto a termine con
tutta sollecitudine, e diede incarico ad alcuni esperti tedeschi di installarsi nello Sta-
bilimento ponendo/o sotto la sua 'protezione'. Il Comando tedesco ordinò infatti che
il decentramento dovesse essere condotto a termine con tutta sollecitudine, e diede inca-
rico ad alcuni esperti tedeschi di installarsi nello stabilimento Superpila di Firenze
per portare urgentemente a termine l'opera.
Così i principali macchinari e parte delle materie prime furono, dal dicembre
194 3 al maggio 1944, asportati e condotti a Corbetta. A Firenze non rimaneva
che uno stabilimento parzialmente mutilato. La mutilazione divenne quasi totale
(eccetto un impianto per la lavorazione dei minerali al manganese), quando dalla
metà di giugno alla metà di luglio 1944 gli esperti tedeschi - contrariamente agli
accordi prestabiliti - ordinarono ed effettuarono il prelievo dei rimanenti macchina-
ri e materie prime. Così lo Stabilimento Superpila, che fino al giugno 1944 contava
circa 800 dipendenti, è venuto a trovarsi in quella triste situazione che è facile im-
25
maginare! < >.
(25) Il documento, opera della Commissione interna di fabbrica e datato Firenze, 19
maggio 1945, era motivato dalla richiesta di ritorno di macchinari e materie prime
alla sede originaria. Esso precisava che essi "risultano trovarsi, ora, intatti a Corbetta"
(cfr. Archivio Insmli, CLNAI, b. 58, f. 5, sf. 5).
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 492 07/03/16 15:21

