Page 489 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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488 ANDREA CURAMI · PAOLO FERRARI
L'industria nel 1944. Uno sguardo generale
Volendo confrontare i redditi del 19 38 e del 1944 (in miliardi di
lire 1938),0 > si nota anzitutto una contrazione generale (da 125 a 90),
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più marcata per l'industria (da 44 a 30), per l'edilizia (da 7 a 3), per le
"altre attività" (da 19 a 11) che per l'agricoltura (da 43,5 a 38) e il com-
mercio (da 11,5 a 8). Il reddito risparmiato è passato da 12,5 a 5, quello
esportato da 2,5 a 10, mentre la diminuzione del tenore di vita della co-
munità risulta evidente dalla variazione in aumento delle spese per l'ali-
mentazione in rapporto al reddito complessivo (dal 56 al 61%, "una
percentuale altissima rispetto alla situazione di altri paesi"). La guerra aveva poi
determinato anche un più largo impiego della manodopera femminile. Se
nel1938 i 18 750 000 di occupati potevano essere suddivisi in 13 385 000
di uomini e 5 365 000 donne, nel 1944 l'aumento, come è facile immagi-
nare, riguardava soprattutto le donne (più 875 000), mentre l'aumento
dell'occupazione maschile era di 715 000 individui, ma in una popolazio-
ne complessiva cresciuta da circa 44 a 46 milioni di persone.
Le fonti tedesche chiariscono quale fosse la disponibilità di materie
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prime in Italia al momento dell'armistizio;0 > dopo un momento di in-
certezza e riorganizzazione si esplicò quindi l'apporto dell'industria italia-
na allo sforzo bellico tedesco.
Un documento della Confederazione fascista degli industriali del gen-
naio 194 5 consente di precisare, in termini generali, l'andamento della
produzione industriale nel corso del 1944, 09) quando, superato il momen-
to di incertezza e riorganizzazione successivo all'8 settembre, si esplicò com-
piutamente l'apporto dell'industria dell'Italia occupata allo sforzo bellico
tedesco.
I dati sulla forza lavoro operaia consentono di individuare una curva
discendente a partire da settembre 1943, una inversione nelle ore di lavo-
ro fino al maggio (ma con una flessione in aprile) e quindi una nuova sempre
(17) Si veda: "Elementi economici per un 'Piano' di ricostruzione" (datato Genova, Ot·
tobre 1944), in Archivio lnsmli, Fondo Merzagora, b.16, f. 4.
(18) A. Massignani, "Il Terzo Reich e l'apporto bellico dell'Italia dopo 1'8 settembre 1943",
in Rivista di storia contemporanea, 1993, n. 2-3.
(19) Il documento della Confederazione fascista degli industriali, relativo alla situazione
industriale nelle province controllate dalla RSI (gennaio 1945), è conservato in Ar-
chivio Ismli, Fondo Merzagora, b. 21, f. 7.
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