Page 487 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 487
486 ANDREA CURAMI - PAOLO FERRARI
Irrisoria era sempre nel 1942 l'energia importata (247 milioni di kw, pa-
2
n all' 1,26% ).0 l
Su tale situazione i successivi eventi bellici avevano finito per incide-
re in misura limitata nelle regioni settentrionali, dove la distruzione o il
trasferimento di impianti idroelettrici avvenuti dopo il 1942 avevano de-
terminato una perdita di potenza pari al 9,4%, ridotto però soltanto
all'1,4% alla fine del1945. Segno evidente che, nonostante la lunga occu-
pazione tedesca e i bombardamenti, non si erano creati danni permanenti
all'apparato industriale per la produzione di energia. Ben diversamente
era avvenuto al centro, dove il conflitto portò alla distruzione dell'87 ,6%
della potenza installata, che rimaneva il52,8 % a fine 1945; nell'Italia me-
ridionale (48,3% e 38,2%) e in Sardegna (dove il 31,8% degli impianti
inutilizzati a fine guerra restò tale al termine del 1945).
Analogamente, gli impianti termici e geotermici subirono danneggia-
menti soprattutto nel centro-sud: confrontando i dati del 31 dicembre 1942
con quelli del 31 dicembre 1945 si ricava che a quest'ultima data la po-
tenza era ridotta al 16,6 % per l'energia geotermica e al 36,6% in Italia
centrale; al 58,8% nel meridione, al 40,3% in Sardegna e al 48, l% in
Sicilia. Particolarmente gravi erano stati i danni subiti dagli impianti geo-
termici di Larderello e, in generale, nell'Italia centrale,03l mentre per il
Nord il 90 % della potenza installata nel 1942 era disponibile al 31 di-
cembre 1945.
4
Più specificamente,0 l "le operazioni di guerra ... hanno pregiudicato no-
tevolmente l'efficienza del nostro patrimonio elettrico, in special modo nelle regioni
(12) Ministero per la Costituente, Rapporto della Commissione economica presentato all'Assem-
blea, vol. II, Industria I-Relazione, I volume, Roma, 1947, p. 87-88.
(13) " In definitiva le regioni che hanno subito i danni più ingenti sono quelle dell'Italia centrale,
dove la potenza installata negli impianti idroelettrici messa fuori servizio a seguito di distru-
zioni, danneggiamenti o trasferimenti, ha raggiunto i seguenti valori percentuali: Toscana 66 %;
Marche 64%; Umbria 87%; Lazio 79 %; Abruzzi e Molise 96% ... Mediante i lavori in
corso, nel1946 sarà possibile raggiungere anche nell'Italia centrale una disponibilità di poten-
za idroelettrica pari a circa l'SO% di quella esistente prima delle distruzioni" (Ministero
per la Costituente, Rapporto della Commissione economica presentato all'Assemblea, vol. Il,
Industria l-Relazione, cit., p. 90).
(14) L'industria elettrica italiana, a cura dell'ing. Mario Ungaro, in Ministero per la Co-
stituente, Rapporto della Commissione economica presentato all'Assemblea, vol. II, Industria
W-Appendice alla relazione (Questionari e monografie), Roma, 1946, p. 167 sg.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 486 07/03/16 15:21

