Page 482 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 482

L'INDUSTRIA  ITALIANA  AL  SERVIZIO  DEI  TEDESCHI                481


               posso  ridurla,  in base a  considerazioni personali, per quanto riguarda l'Italia, al
               3 3 %. Perciò il capitale nazionale italiano, che nel 19 38 era valutato  700 miliar-
               di di lire  1938,  oggi dovrebbe  essere  ridotto  a  467 miliardi di lire  1938 con  una
               perdita globale  di  233  miliardi di  lire" .
                    Tralasciando altre importanti parti del documento, relative per esem-
               pio al costo finanziario  della guerra,<3l  è opportuno rilevare come la  sti-
               ma sia stata utilizzata dagli storici, ma possa essere impiegata solamente
               con più di  una specificazione quanto alla  distribuzione delle  distruzioni
               (e  degli  arricchimenti legati  all'economia  bellica)  sul territorio.  Secondo
               Barucci, al termine della guerra " l'economia italiana era ùi una posizione in-
               termedia, in termini di distruzioni, rispetto  a quelle di altri paesi europei ...  Le di-
               struzioni avevano riguardato un po' tutti i settori della vita economica nazionale ...
               Si  calcolò  che  circa  l 13  del patrimonio  nazionale  (stimato  a  700 miliardi di lire
               nel  1938) fosse  andato distrutto ...  l  danni  variavano da regione  a  regione: erano
               particolarmente gravi nell'Italia centrale ed anche in quella meridionale; erano di
               minore portata nell'Italia settentrionale dove  l'attività dei partigiani era  riuscita
               a salvare fabbriche, ponti e ferrovie in maggior quota-parte che altrove.  Fra i settori
               direttamente produttivi era l'agricoltura, col suo gravissimo impoverimento della terra,
               ad avere riportato i danni maggiori; il settore industriale che soffriva di una diffusa
               mancanza di materie prime,  accusava distruzioni non oltre il 20% del totale degli
               impianti e delle attrezzature prebelliche;  quello commerciale denunciava più che al-
                                                    4
               tro  danni  agli edifici  e in fatto  di scorte". < l
                    Il testo  solleva  due questioni che intendiamo affrontare:  da un lato
               le  differenti conseguenze della guerra sulle diverse regioni del paese, dal-
               l'altro  una  valutazione  - esclusivamente  dal punto di  vista  degli  effetti
               sulle  strutture dell'economia  bellica  - dell'attività  di  alcune  formazioni
                                                         5
               significative  del  movimento  di  liberazione.< l

               (3)  Cfr.  ivi,  p.  91  sg.
               (4)  P.  Barucci,  Ricostruzione, pianificazione,  Mezzogiorno.  La politica economica  in  Italia dal
                   1943  al  1955,  Bologna,  Il  Mulino,  1978,  p.  35-36.
               (5)  Secondo  Barucci  (Ricostruzione,  pianificazione,  Mezzogiorno,  cit.,  p.  45 sg.)  le  cui  due
                  linee principali dell'opera della Commissione Centrale Economica  del CLNAI furo-
                  no la  "difesa  dell'apparato produttivo"  e  il  "favorire un  minimo  di rifornimento  dei  mezzi
                  primari di vita a  tutta la  popolazione .. . durante l'occupazione il CLNAI svolse  una azione
                  economica di primaria importanza e creò  le condizioni di una rapida ripresa dell'attività pro-
                  duttiva" (p. 47). È però nostra  intenzione prendere in considerazione non tanto l'o-
                  pera  della  Commissione  economica,  l'opera  cioè  dal  contenuto  esplicitamente
                  economico, ma gli effetti di altre scelte (anche militari) sullo sviluppo della produzio-
                   ne  industriale,  con  particolare  riferimento  al  1944.








   II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd   481                                                     07/03/16   15:20
   477   478   479   480   481   482   483   484   485   486   487