Page 486 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'INDUSTRIA ITALIANA AL SERVIZIO DEI TEDESCHI 485
Né diversamente si presentava la situazione della Fiat, come si desu-
me da un "programma di base per i primi tre mesi dall'inizio della ripre-
sa" del Servizio acquisti del 27 marzo 1945.01) Nell'allegato promemoria
("Considerazioni sulle possibilità di lavoro della Fiat alla cessazione delle
ostilità") si legge infatti che
"Fatta eccezione per le Aziende aeronautiche appartenenti al gruppo Fiat, tut-
te le altre possono essere considerate, in senso omogeneo, preparate a svolgere, in linea
quasi immediata, il lavoro di pace, dal quale esse si sono soltanto leggermente, o
per nulla, scostate durante il periodo bellico ... In qualche nostro reparto particolare
è facile riportare l'attuale produzione di carattere bellico a quella che già si eseguiva
nel periodo prebellico ... La base di qualunque nostra possibilità di lavoro è fondata
sulla disponibilità dell'energia elettrica" e "di un quantitativo minimo di carbone".
Gli impianti per la produzione di energia elettrica all'uscita dal conflitto
Soffermiamoci in particolare sugli impianti per la produzione di ener-
gia e, dopo aver tracciato un quadro sommario relativo all'uscita della guer-
ra, cercheremo di formulare alcune ipotesi per spiegare come abbiano pesato
nel conseguirne la sostanziale salvaguardia la coalizione resistenziale (tra
movimento antifascista borghese da un lato e movimento operaio e parti-
to comunista dall'altro), gli alleati e, infine, le forze tedesche di occupazione.
Il 1941 fu l'anno in cui fu maggiore la produzione totale di energia
elettrica; nell'anno successivo la potenza installata nelle centrali idroelet-
triche e termoelettriche (per un totale, rispettivamente, di circa cinque e
più di un milione di kw) era concentrata nell'Italia settentrionale (78,5%
e 50,3 % rispettivamente), con una netta differenziazione rispetto al Cen-
tro (11,5 e 28%), al Meridione (8,1% e 8,1 %) e alle isole (1,9% e 10,7 %).
(11) Cfr. Archivio lnsmli, Fondo Merzagora, b. 21 , f. 7. Sulla Fiat cfr. anche ivi, b. 16,
f. 3, la relazione sulla difesa del personale uomini, assistenza economica e alimenta-
re, sciopero e produzione, in particolare per quanto riguarda i miglioramenti eco-
nomici concessi dal novembre 1943 al dicembre 1944, offre un'immagine precisa
dell'azienda nel 1944: "Le esortazioni rivolte ai capi e agli operai furono sempre intese ad
assicurare il minimo di produzione necessario e sufficiente ad evitare licenziamenti e prelie-
vi ... ". Per conferme sulla conservazione delle capacità produttive di macchinari elet-
trici di grande e piccola potenza, meccanica generica e carpenteria metallica,
utensileria, lampade elettriche, ecc. all'uscita dalla guerra, cfr. Archivio Insmli, Fondo
Merzagora, b. 16, f. 6, "Importazioni essenziali. Fabbisogno 1945 ".
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