Page 484 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'INDUSTRIA ITALIANA AL SERVIZIO DEI TEDESCHI 483
industria del Nord va quindi spiegata rispetto sia ai bombardamenti al-
leati <S> sia al comportamento tedesco e del movimento partigiano.
In uno sguardo su tutto il 1944, l'anno oggetto della nostra attenzio-
ne, si osservava infatti a proposito dello stato dei macchinari industriali
che le incursioni aeree avevano provocato danni sostanzialmente ininfluenti
sulla produzione complessiva:
'' ... In linea generale si osserva che i bombardamenti, anche quando hanno dan-
neggiato le soprastrutture degli impianti industriali, non hanno recato danni molto
gravi al complesso delle macchine.
Più gravi conseguenze hanno avuto per certi settori le asportazioni dei tedeschi
(v. punto XVI) che in alcuni casi (A.N.I.C., Livorno- S.I.A.C., Cornigliano) han-
no smontato interi impianti per trasferir/i in Germania.
Importanti settori industriali, come quello tessile - abbigliamento, meccanico,
metallurgico, alimentare, cementiero, cartario, o non hanno subito alcun danno o
asportazione, o ne hanno avuto di entità modesta e ta/P. che, nel grande insieme,
la loro efficienza e potenzialità produttiva non dovrebbe risultarne granché menomata.
Essi permangono però purtroppo sotto la minaccia sia delle offese relative alla
guerra guerreggiata, che dell'opera dei guastatori germanici per la loro distruzione
o sistematica messa fuori servizio in base a piani preordinati''. <9>
Il quadro generale che si è tentato di delineare è confermato dalla
documentazione disponibile per molte realtà locali. Per quanto riguarda
uno dei centri dell'economia di guerra, la Liguria, a Genova il "complesso
di aziende siderurgiche e meccaniche a produzioni complementari" ebbe un note-
vole sviluppo "a scopi bellici diretti o indiretti". Prima della fine del conflitto
il problema non era tanto di impostare una ricostruzione eliminando i
danni causati dalla guerra quanto pensare, sulla base di una capacità
(8) M. Fini, Oligarchia elettrica e Resistenza di fronte al problema della difesa degli impianti.
Prime considerazioni sul caso della Società Edison, ci t., p. 2 55 sg.
(9) " Appunti per l'organizzazione del Nord ed in specie della Lombardia" , allegato n.
6, in A. Insmli, F. M., b. 7, f. 6, (il documento è di fine gennaio 1945). L'allegato
n. 10 forniva poi, per esempio, dati analitici sulle asportazioni relative all_'industria
chimica operate dei tedeschi. Le asportazioni hanno spesso finito per caratterizzare
in generale la politica degli occupanti, al contrario assai più complessa e soprattutto
volta a sfruttare il potenziale dell'industria italiana per lo sforzo bellico tedesco. Nel-
l'industria chimica, "La sola Montecatini, che raggruppa circa il60 % in valore della pro-
duzione nazionale, registra fino al 31112144 asportazioni di merci per circa l miliardo e 200
milioni di lire, di cui 2/3 inviate direttamente in Germania ed l 13 fornite al RUK in Italia.
Si può pertanto calcolare in via di grande approssimazione che nell'intero settore dell'intera in-
dustria chimica le asportazioni tedesche ammontino a circa 2 miliardi" (seguono dati analitici).
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