Page 483 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 483
482 ANDREA CURAMI · PAOLO FERRARI
In una riunione degli organi dirigenti del CLNAI del 19 maggio 1945,
cui partecipò il ministro Gronchi, si leggono alcune osservazioni sulla pri-
ma questione, che manifestano la gravità della frattura approfondita dal-
l' economia di guerra:
''Si viene poi a parlare del problema del cordone sanitario fra Nord e Sud
e ciò dà occasione al Ministro di fare alcune dichiarazioni sulla vita economica del
Sud per quanto riguarda in particolar modo l'industria.
Egli afferma innanzitutto che questo 'cordone sanitario' era stato da lui stesso
richiesto per evitare speculazioni, ma che la sua esperienza fatta a Prato (dopo la
cui liberazione si fecero gigantesche speculazioni vendendo tessuti nel Meridione e im-
portando dal Meridione lana, tanto che vi furono parecchie {sic} individui che gua-
dagnarono parecchie diecine di milioni al mese) lo convince che gli alleati difficilmente
collaboreranno a questo scopo. Già il Nord ha avuto parecchie emorragie di prodotti
finiti. Egli afferma di avere avuto segnalazione che giorni fa 26 autotreni carichi
di tessuti, biciclette, ecc. viaggiavano dal Nord verso il Sud. Né per difetto di comu-
nicazioni si poté provvedere ad arrestarli".
La situazione, pur essendo complessa, consentiva conclusioni molto nette:
"Al Sud la liberazione del Nord desta parecchie preoccupazioni. Si dice, infat-
ti, che se l'industria del Nord è intatta, l'industria del Sud è gravemente danneggia-
ta, tanto che non ha capacità produttiva neppure del 40%; d'altro lato per l'allegra
politica dei salari colà effettuati (un tessitore guadagna all'incirca 320 lire al gior-
no) i costi sono notevolmente superiori a quelli del Nord. Onde sorge a questo punto
il problema di una politica industriale tale da impedire all'industria del Nord di
'schiacciare l'industria del Sud'. (Alcuni membri osservano che questa politica è di
difficilissima realizzazione e forse di non conveniente risoluzione per ora)''. <6>
Sia la guerra a fianco dei tedeschi sia le vicende successive all'otto
settembre, infatti, non portarono gli avversari dell'Italia a realizzare un
attacco sistematico ai gangli vitali dell'economia del paese, pure studiato
e accantonato non per l'impossibilità di realizzarlo.m La salvaguardia della
(6) Archivio lnsmli, Fondo Merzagora, b. 21 , f. 14, "Promemoria per il Sig. Presiden-
te" (Milano, 30 aprile 1945), relativo alla riunione tenutasi il 19 maggio 1945.
(7) Cfr. a questo proposito soprattutto due ottimi lavori: Marco Fini, "Oligarchia elet-
trica e Resistenza di fronte al problema della difesa degli impianti. Prime considera-
zioni sul caso della Società Edison" (in AA.VV., Milano fra guerra e dopoguerra, Bari,
De Donato, 1979) e M. Fini, Franco Giannantoni, La Resistenza più lunga. Lotta parti-
giana e difesa degli impianti idroelettrici in Valtellina 1943-1 945, Milano, SugarCo, 1984.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 482 07/03/16 15:20

