Page 505 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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504 ANDREA CURAMI · PAOLO FERRARI
dali ... I salari industriali, prima della recente riforma, si aggiravano intorno alle
40-50 lire per la manovalanza e alle 60-75 lire per la manodopera qualificata
(la organizzazione Todt recluta manovalanza a 80 lire al giorno e in genere si os-
serva che tutte le organizzazioni industriali tedesche offrono salari molto elevati spe-
cie per la manodopera specializzata, cui vengono fatte condizioni singolarmente
favorevoli; all'inizio dell'autunno si è avuta una vivace campagna per il recluta-
mento di manodopera fra i parenti degli internati lavoratori; alle mogli sono offerti
premi di ingaggio di 5000 lire; anche per i figli al disopra dei 15 anni sono offerte
buone condizioni; nei limiti del possibile viene garantito il lavoro nelle stesse località
d'impiego del parente)". (51)
Abbiamo trovato una conferma di quanto riportato dagli informato-
ri dello Stato Maggiore Generale nel contratto particolarmente favorevole
accordato ai lavoratori della sezione aeronautica della Breda che accetta-
vano di recarsi presso la Focke Wulf in Germania per un semestre.< 52 l
Per quanto riguarda gli industriali, non soltanto il decreto di socia-
lizzazione aveva contribuito ad alienare le poche restanti simpatie verso
la RSI, ma anche e soprattutto il decreto 12 novembre 1943 relativo al-
l'imposta straordinaria del 20% sulle entrate dipendenti da contratti di
guerra, decreto che ebbe ovviamente una vita travagliata in quanto prima
fu modificato con il D.M. 7 febbraio 1944, n. 58, che riduceva la tassa
nel caso in cui nel capitale delle aziende vi fosse una partecipazione dello
Stato superiore al 50%, e infine ulteriormente svuotato di ogni contenuto
con il D.M. 3 agosto 1944, n. 502, che permetteva al ministro delle Fi-
nanze di consentire la sospensione o l'esenzione, a domanda, del paga-
mento dell'imposta. Tra domande, ricorsi ed eccezioni all'aprile del 1945
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non risulta che alcuna ditta fra le maggiori abbia mai sborsato una lira.< 3l
Iniziamo dunque, a partire dagli armamenti destinati all'esercito, una
rapida carrellata sulle principali produzioni. Secondo un'indagine dei primi
(51) Stato Maggiore Generale Ufficio Informazioni, Situazione dell'Italia occupata, pubbli-
cazione a stampa classificata "segreto" del febbraio 1945, p. 160.
(52) ASB, Focke Wulf, lettera a firma dei direttori della V sezione aeronautica della Breda
all'ing. Haberstolz, incaricato per la costruzione delle cellule presso il delegato ge-
nerale per l'armamento e la produzione bellica in Italia, 7 luglio 1944. Chi, come
Brunello Mantelli ("Camerati de/lavoro". I lavoratori emigrati nel terzo Reich nel periodo
dell'Asse 1938-1945, Firenze, La Nuova Italia, 1992), si è occupato della manodope-
ra italiana in Germania, ha limitato il proprio studio all'armistizio.
(53) Si veda in ACS, IRl, serie nera, b. 84, per una raccolta delle contestazioni e dei
ricorsi per le società dell'IRL
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