Page 90 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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                   A questo tipo di regime si ispirarono tutti gli Atti delle autorità tede-
               sche in Italia e nei confronti dell'Italia. Del resto, potesse contare o meno
               sull'appoggio  di  una  qualche  autorità locale  italiana,  obiettivo  del  Reich
               era  di  impossessarsi  dell'Italia  per  fini  legati  a  interessi  esclusivamente
               tedeschi,  si  trattasse  di  stabilire  in  tal  modo  nella  penisola  italiana  uno
               schieramento difensivo contro l'avanzata degli eserciti anglo-americani in
               direzione del Reich o di conglobare l'Italia nella sfera dei territori soggetti
              alla  discrezionalità  del  Reich.
                   Scopo primo dei  movimenti della  Wehrmacht  dopo 1'8  settembre fu
               appunto quello di impedire la realizzazione di una volontà autonoma del-
              l'Italia diversa da quella che aveva  portato all'allenza con la  Germania e
               ciò non poteva avvenire se non con un atto di forza, con un'azione violen-
              ta  di  pressione  e  di  repressione  nei  confronti  dell'Italia.

                   I preparativi per disarmare le  forze  armate italiane e per imposses-
               sarsi degli obiettivi strategici documentano il piano predeterminato di oc-
               cupazione e,  ove  fosse  stato  necessario,  di  conquista  violenta  del  paese.
               Il modo con cui tali preparativi furono attuati, il comportamento e lo sta-
              to d'animo delle forze tedesche all'atto della presa di possesso del territo-
               rio  italiano  ne  danno  ulteriore  conferma.

                   Sulle intenzioni dei tedeschi  non  potevano sussistere dubbi: ridurre
              l'Italia a puro oggetto di sfruttamento a favore del Reich,  reprimendo nel
              modo più spietato ogni tentativo del popolo italiano di sottrarsi a questa
               incondizionata soggezione. Il testo di un'ordinanza del maresciallo Albert
               Kesselring,  comandante in  capo  del  settore  sud,  diffusa  il  12  settembre
               1943,  è riportato  in  allegato  l.
                   Anche  l'Italia  - e  specialmente le  regioni  settentrionali,  in  cui  era
               concentrata la maggior parte delle attrezzature industriali del paese - do-
               po 1'8 settembre fu  inserita a pieno titolo nell'economia del "Nuovo ordi-
               ne europeo", grazie al quale la Germania nazionalsocialista con un sistema
               spietato  di  sfruttamento convogliava  verso  la  sua  industria  di  guerra le
              materie  prime estratte  e  i  manufatti  prodotti  nei  territori  occupati.
                   Sotto  la  copertura  ideologica  del  Grossraumgedamke,  che  postulava
               l'integrazione  economica  di  un  grande  spazio  geografico  sotto  la  guida
               e l'egida di una grande potenza, la Germania aveva avviato un gigantesco
               processo di integrazione a senso unico· destinato al potenziamento econo-
               mico del Reich  ed alla riduzione dei territori occupati a mercato di smer-
               cio  o  a  riserva  agricola  del  Reich  secondo  un  programma  che,  oltre  al








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