Page 396 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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388 RODOLFO PROSIO
tere. Ma nel gennaio 1944 il nuovo regime fascista poteva ancora con una
parvenza di giustizia consumare le sue vendette contro gli asseriti tradito-
ri del duce e del fascismo. A Verona un Tribunale speciale straordinario,
composto da giudici improvvisati e di comprovata fede fascista, giudicò
i diciannove gerarchi che con il loro voto avevano rovesciato la dittatura
di Mussolini. Tredici di essi erano latitanti e nascosti in sicuri rifugi. Solo
sei comparvero dinanzi all'improvvisato Tribunale in stato di detenzione:
Ciano, De Bono, Marinelli, Gottardi, Pareschi, Cianetti. I primi cinque
vennero condannati a morte e fucilati la mattina del l O gennaio 1944.
Il sesto Tullio Cianetti, già ministro per le Corporazioni, si era salvato
la vita, inviando al duce una lettera di ritrattazione del voto, poche ore
dopo.<!)
Aveva così beneficiato di una circostanza attenuante ed era stato con-
dannato a 30 anni di reclusione che nel gennaio 1945 per una sopravve-
nuta e opportuna infermità, scontava sotto la vigilanza di due poliziotti
in una clinica milanese. Di là gli fu facile evadere la mattina del 25 aprile
per trovare rifugio nella casa di un amico ed emigrare, in momenti più
tranquilli, nel Mozambico, dove rimase sino alla morte, avvenuta nel
1974.(2)
Alla punizione di traditori di minore rilievo avevano provveduto i
Tribunali provinciali (composti di fascisti di provata fede).
Essi non avevano funzionato in tutte le province, avevano arrecato
poco danno ed esaurito i lavori nel giro di pochi mesi del 1944.
Fino alla vigilia della resa finale operarono, invece, i Tribunali di guer-
ra germanici e fascisti, particolarmente in Piemonte.
Nel gennaio 1945 a Casale Monferrato con sentenza di un Tribunale
tedesco furono condannati a morte e fucilati 16 partigiani della banda T o m,
catturati nel sonno in un cascinale del comune di Casorzo e trascinati scalzi
sulla neve in catene per venti chilometri sino al capoluogo.
Nel marzo successivo ad Asti un Tribunale di guerra della repubbli-
ca di Salò condannò alla fucilazione, tosto eseguita, cinque giovani ven-
tenni, appartenenti al movimento partigiano. Altre condanne a morte,
seguite dalla fucilazione, furono pronunciate nello stesso mese dal Tribu-
nale di guerra di Novi Ligure.
(l) Nella relazione del 1994 per una svista di stampa a pag. 581, riga 17 venne omesso
l'inciso "tranne Tullio Cianetti ... ".
(2) Tullio Cianetti: "Memorie dal carcere di Verona" Rizzoli Ed. 1983.
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