Page 400 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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392 RODOLFO PROSIO
evadere e a raggiungere la Spagna dove si stabilì e rimase sino agli anni
della vecchiaia.
L'Alta Corte dichiarò colpevoli tutti gli imputati e condannò all' er-
gastolo il gen. Roatta, il col. Emanuele, il magg. Navale; a 24 anni di re-
clusione Suvich e Jacomoni; a 20 anni il Col. Angioy e a 15 anni il gen.
Pariani e l'ex diplomatico Benini.
L'Alta Corte per gli stessi delitti condannò a morte Filippo Anfuso,
diplomatico, amico prediletto di Galeazzo Ciano e suo collaboratore. Questi
rapporti di amicizia non impedirono all' Anfuso di mettersi al servizio di
Mussolini dopo 1'8 settembre 1943. Divenne ambasciatore della repub-
blica sociale a Berlino e ministro degli esteri a Salò alla vigilia del crollo.
Datosi alla latitanza dopo il25 aprile 1945, venne giudicato in contumacia.
Il successivo annullamento della sentenza, l'amnistia per i delitti di
collaborazionismo alleggerirono presto l' Anfuso da ogni fastidio giudizia-
rio. Riallacciò i rapporti con i nostalgici neofascisti e fu eletto per diverse
legislature deputato del M.S.I.
A giudizio dell'Alta Corte venne tratto anche il governatore della Banca
d'Italia Vincenzo Azzolini, imputato di collaborazionismo militare per avere
consegnato il 10 settembre 1943, al Comandante delle SS Kappler la ri-
serva aurea della Banca d'Italia. L'Azzolini sfuggì alla pena capitale, di-
mostrando di avere agito in stato di necessità dopo lo schieramento di carri
armati tedeschi muniti di cannone davanti la sede romana della Banca.
1128 maggio 1945 l'Alta Corte condannò alla pena dell'ergastolo co-
me coautori del colpo di Stato del28 ottobre 1922, dell'instaurazione del-
la dittatura e del consolidamento del regime fascista gli alti gerarchi Bottai
ed Acerbo. Costoro come componenti del Gran Consiglio fascista la notte
dal 24 al 25 luglio 1943, sostenendo autorevolmente l'ordine del giorno
Grandi, avevano provocato il defenestramento di Mussolini.<9l
Per questa condotta già erano stati condannati a morte come tradito-
ri del duce e del regime fascista il 9 gennaio 1944 dal Tribunale speciale
straordinario di Verona con altri 16 membri del Gran Consiglio.
Contumaci erano avanti il Tribunale speciale straordinario neofasci-
sta e contumaci rimasero a vanti l'Alta Corte democratica. OO)
(9) Dino Grandi: "25 Luglio. Quarant'anni dopo" Società editrice il Mulino di Bolo-
gna, 1983.
(10) Giacomo Acerbo: "Fra due plotoni di esecuzione" Cappelli Ed., 1968.
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