Page 401 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 401

I PROBLEMI  DELLA GIUSTIZIA                                       393

                    Il Bottai, che si era nascosto  in un convento durante l'occupazione
               nazista di Roma, prevedendo nuovi guai dagli occupanti anglo-americani
               e dal nuovo governo italiano, verso la fine dell'agosto 1944 approfittando
               del minore rigore poliziesco dei vincitori e di quello del legittimo governo
               italiano, al pari di altri gerarchi fascisti, riuscì ad espatriare. Ma non cer-
               cò l'ozio in comodi rifugi. Raggiunse l'Algeria e sotto falso nome si arruo-
               lò  nella  legione  straniera  come  semplice  soldato.  Fu  trasferito,  dopo
               l'addestramento, in Francia e di là raggiunse il fronte dove combatté con-
               tro l'esercito germanico. Fece nuovamente carriera, ma nei bassi gradi della
               gerarchia militare. Fu promosso caporale e venne congedato: con il grado
               di sergente. (Ai tempi della migliore fortuna era stato luogotenente gene-
               rale  della  milizia  fascista!).
                    Gli  avvocati  difensori  di  Bottai  ricorsero  contro  la  sentenza  che
               venne annullata dalla Cassazione perché nel frattempo il condannato ave-
               va attivamente partecipato alla  lotta contro  il  tedesco  invasore e  poteva
               quindi usufruire dell'esimente prevista dall'art.  7 D.L.L.  1944/159. Con
               sentenza  6  dicembre  1948  della  Corte  d'Assise  di  Roma,  il  Bottai  fu
                       11
               assolto.  < >
                    Anche  gli  altri  gerarchi  approfittarono  per  motivi  vari  dei  prov-
               vedimenti di clemenza collettiva che a partire dal 22 giugno 1946 (la co-
               siddetta amnistia Togliatti largita per celebrare il referendum) a  cascata
               susseguirono. Alla fine di giugno 1945 l'Alta Corte e l'Alto Commissario
               conclusero la loro attività, piuttosto scarsa di risultati rispetto ai propositi
               degli epuratoti. Le procedure pendenti vennero trasferite alla magistratu-
               ra  ordinaria.
                    Un  nuovo corso  si  iniziava  in materia  di  punizione dei  reati  com-
               messi dal vecchio e dal nuovo fascismo, quest'ultimo collaboratore dei te-
               deschi  invasori del  territorio  nazionale.
                    Il governo Bonomi, avvicinandosi il momento della liberazione dei
               territori ancora occupati, si  propose di prevenire, o quanto meno di fre-
               nare, in quelle zone dove aveva infierito la guerriglia, il furore popolare.

               3.  Le  Corti straordinarie d'Assisi

                    A tale scopo con D.L.L. 22 aprile 1945 n.  142 istituì le Corti straor-
               dinarie di Assise per giudicare coloro che posteriormente all'8 settembre
               1943  "avevano  commesso  i  delitti  contro la  fedeltà  e  la  difesa  militare



               (11)  Giuseppe Bottai:  "Diario  1944-1948"  Rizzoli  Ed.,  1988.








   III-VOLUME-SESTO-anno.indd   393                                                     22/03/16   09:50
   396   397   398   399   400   401   402   403   404   405   406