Page 60 - Dalla Battaglia d'arresto alla Vittoria - La storia e le emozioni attraverso le testimonianze dei protagonisti
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58 Dalla Battaglia D’arresto alla Vittoria
Nicolò Bresciani
Ho fermo convincimento che le infamie
del Belgio non le lasceremo fare
Il capitano Nicolò Bresciani del 77° reggimento fanteria della Brigata To-
scana era ancora ricoverato in ospedale colpito da gas asfissianti quando fu
raggiunto dalla notizia della rotta di Caporetto. Nella lettera alla fidanzata
del 28 ottobre traspariva una ferma determinazione: gli ultimi eventi avevano
mutato la ragione della guerra, si trattava ora di sbarrare ai prepotenti il sacro
suolo del nostro paese. Così, non ancora ristabilito, chiese ed ottenne di ritor-
nare al fronte. Dieci giorni dopo aver ripreso il suo posto cadde colpito a morte
il 17 novembre 1917 sul Monte Zomo nell’ Altopiano di Asiago. Fu decorato
con la medaglia d’argento.
]
28 OttObre 1917
Mia cara,
…Di venire, almeno per ora, nessuna probabilità, dato il momento
attuale, e quindi la conseguente sospensione delle licenze. Infatti
c’è altro ora da pensare e da occuparsi, e il posto di ogni italiano è
qui a sbarrare ai prepotenti il sacro suolo del nostro paese e a difen-
dere dai loro insulti le nostre famiglie e le persone a noi care. Senti,
non sono frasi vuote quelle che ti dico, ma quello che effettivamente
sento in cuore e che desidero di mantenere coi fatti, giacchè ti assi-
curo che preferisco lasciare un nobile rimpianto anziché assistere
inerme ed inutile al martirio del mio paese…! Ora non si tratta più
di avere, si tratta di non farsi rubare il proprio, voglio augurarmi
(come fermamente credo) che gli italiani abbiano questa volta a far
sentire il nerbo delle loro legnate ai ladri. E se tutto andrà bene può
darsi che piglino una batosta tale da far passare loro ogni velleità
di ricimentarsi. Per ora sempre tranquillo… Ad ogni modo colla so-
lita calma ma ben deciso fino all’ultimo, sono pronto a ogni evento.