Page 73 - Dalla Battaglia d'arresto alla Vittoria - La storia e le emozioni attraverso le testimonianze dei protagonisti
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1917. La rotta di Caporetto, L’inCreduLità e L’angosCia 71
ci fa piacere, immaginalo tu, caro papà mio, tu che hai nel cuore
sentimenti puramente italiani. E noi tutti siamo orgogliosi di poter
contribuire a ricacciare il nemico al di là del confine e riconquistare
il terreno perduto, per l’acquisto del quale il povero Ciccio nostro e
tanti altri eroi han versato il loro sangue. Ci sentiamo fremere tutti,
tutti, dall’umile fantaccino al più elevato in grado, e dappertutto si
grida «alla riscossa»! Mai entusiasmo, coraggio e fermezza si son
sentiti nel nostro animo come ora che il sacro suolo della Patria è
invaso dal nemico. Ardua impresa, difficile il compito che ci sarà
affidato; ma noi, forti del nostro diritto e della santità della nostra
causa, incalzeremo il nemico con le nostre armi, coi nostri petti e lo
scacco di oggi si tramuterà nella vittoria di domani.
Quel che vi raccomando però, miei cari, è di essere calmi, e di guar-
dare con serena fiducia la nuova prova che la Patria vi chiede. La
mia fermezza d’animo, la mia calma, sovente sperimentata, l’entu-
siasmo sempre avuto per la nostra causa, saranno per me arra per
ben riuscire e protezione per la mia incolumità. Ed io son sicuro di
questo, perché finora la sorte mi è stata benigna: or son già dicias-
sette mesi che vivo di questa vita così movimentata e sempre esposta
ai pericoli. Non dir nulla per ora alla cara mamma mia.
14 nOvembre 1917
Siamo finalmente alla fine delle nostre peregrinazioni, e non ne pos-
siamo più. Siamo attendati su di un monte, e al di sotto scorre il
Piave. Attendiamo gli eventi. Ma ti assicuro in ogni caso che i Te-
deschi potranno avanzare dovunque, ma di qua non passeranno,
dovessimo cadere tutti!
17 nOvembre 1917
Finalmente, dopo una lunga e tormentosa attesa, la posta di questa
sera mi porta le carissime tue del 2 e del 10. Non sapevo più cosa
pensare, pur sapendo che il servizio della posta è ora quasi sospe-
so (…) Come già ti accennai, dopo cinque giorni di marcia sotto
pioggia e bufera, abbiamo raggiunto la riva destra del Piave, ed
abbiamo preso posizione rafforzandoci, su di una quota che scende
a dolce pendio sul fiume. Il nemico punta e ci martella sempre, ma