Page 161 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento 161
Zaino
Gli zaini in dotazione ai reparti impiegati nella spedizione in Cina erano di
quattro modelli diversi, per fanteria, per bersaglieri, per artiglieria da fortezza
e per il genio.
Zaino da fanteria
Lo zaino da fanteria, di forma rettangolare, misurava esternamente 32 cen-
timetri di altezza, 41 di larghezza e 10 di profondità ed era composto da un’os-
satura in legno, una cassetta per le cartucce, un sacchetto per le cartucce, una
copertina, due bretelle, due uncini e due anelli a campanella di ferro bianco per
le bretelle, tre cinghie con fibbie, sei riscontri e cinque fibbie.
L’ossatura in legno era formata da quattro assicelle di abete o di pioppo, lar-
ghe nove centimetri e spesse sette millimetri; quella superiore e quella inferiore
“alquanto incavata, perché si adatti alla schiena del soldato” erano lunghe 39
centimetri ciascuna mentre delle due laterali - anch’esse “incavate nella parte
che appoggia contro la schiena del soldato e convesse dalla parte opposta” -
quella del lato sinistro di chi guardava lo zaino dalla parte della mantellina era
lunga 30 centimetri e mezzo e quella dell’altro lato soltanto 25 centimetri.
Tutte le assicelle erano ricoperte con tela di cotone bianca incollata ed inca-
strate le une nelle altre.
La cassetta per le cartucce era formata in alto dall’assicella superiore dell’os-
satura e in basso da un’altra assicella parallela a quella posta a quattro centime-
tri e mezzo di distanza.
La parete laterale posteriore era di legno, quella anteriore di latta, entrambe
lunghe “quanto è largo lo zaino” ed entrambe fissate alle due assicelle che for-
mavano le pareti superiori ed inferiori mediante 40 “bullette” , 30 per quella di
latta e 10 per quella di legno.
L’interno della cassetta misurava circa otto centimetri di larghezza e quattro
centimetri e mezzo di altezza ed era dotato di un’assicella mobile lunga 38
centimetri, larga otto e spessa otto millimetri assicurata al disotto dell’assicella
inferiore mediante due piccole viti.
La cassetta si chiudeva dal basso in alto grazie ad un cuscinetto in pelle di vi-
tello sul quale scendeva poi una linguetta triangolare di pelle col pelo all’ester-
no lunga 12 centimetri e “larga nella sua parte superiore un poco più del lato
destro dello zaino, al di cui orlo superiore essa trovasi fissata”.
La copertina era in pelle di vitello col pelo all’esterno, foderata internamente
con “tela di filo crudo a spina di pesce” ed orlata con pelle di montone che si
inseriva per nove centimetri nella parte interna dello zaino fino a riunirsi con
due falsi coperchi della stessa tela alti ciascuno 18 centimetri che venivano
chiusi mediante due riscontri lunghi 13 centimetri e larghi due e due fibbie con

