Page 156 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Il guscio delle stellette era in “packfond” o “argentone” riempito di piom-
bo per appesantirle, al cui interno era saldata inizialmente una spirale in ottone,
che infilata nell’apposito foro sui baveri serviva a bloccarle e che poi nel 1892
venne sostituita da un perno a vite più facile da utilizzare.
Dragona
La dragona, dotazione esclusiva dei sottufficiali di tutte le armi e corpi, dei
caporali e soldati di cavalleria e dei caporali del treno d’artiglieria, era di quat-
tro tipi diversi, per furieri maggiori e furieri di fanteria e reparti assimilati, per
sergenti d’artiglieria e cavalleria, per furieri maggiori e furieri d’artiglieria e
cavalleria ed infine per caporali e soldati di cavalleria e per caporali del treno
d’artiglieria.
La dragona per i furieri maggiori e furieri di fanteria e reparti assimilati era
composta da una cinghia in cuoio di bufalo imbiancata lunga 34 centimetri e
larga 17 millimetri con passante scorrevole e da un fiocco di forma ovale con la
testa in legno ricoperta di lana turchina tessuta a griglia alle due estremità ed al
centro “a lumaca” e la frangia in lana turchina “ritorta a due capi” alla quale
erano sovrapposti due giri di filato di metallo dorato.
La dragona per i sergenti di artiglieria e cavalleria era identica ma aveva
il fiocco con la testa in legno ricoperta di lana turchina tessuta interamente a
griglia e la frangia in lana turchina ritorta a due capi mista ad otto “mazzetti” di
filato di metallo dorato “collocati a tratti nella circonferenza del fiocco”.
La dragona per furieri maggiori e furieri d’artiglieria e cavalleria era identi-
ca a quella dei furieri maggiori e furieri di fanteria e reparti assimilati salvo che
la cinghia era in pelle di bufalo ingiallita per l’artiglieria.
La dragona per caporali e soldati di cavalleria e per caporali del treno d’arti-
glieria aveva la cinghia in pelle di bufalo imbiancata ed il fiocco rotondo com-
posto da un pezzo di cuoio di bufalo avvolto su se stesso e tagliato in verticale
in diverse strisce “a dente di sega” e con la testa formata da una striscetta di
cuoio di bufalo “fatta a treccia in tre capi”.
Scarpe con chiodatura leggera
Le scarpe “appaiate e costruite sopra due diverse forme” erano composte
da ben dieci parti distinte, la suola, il tacco, la trapunta, il ripieno, il fiosso, il
sottopiede, il tomaio, il quartiere, il contrafforte ed i laccioli.
Il tomaio era in pelle di vitello o di vacchetta tagliato in un solo pezzo, la cui
parte superiore era aperta sul collo del piede per circa 20 centimetri e dotata di
un foro aperto su ciascun lato per il passaggio dei laccioli mentre il quartiere,
122 Il packfond o argentone è una lega resistente alla corrosione composta dal 50-60% di
rame, dal 15-30% di zinco e dal 10-30% di nichel.

