Page 159 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento 159
tica “una cameretta della stessa lamiera di ferro cogli orli
ripiegati per dar passaggio alla correggia che tiene
aderente la gavetta allo zaino”.
Il manico era in filo di ferro stagnato, snodato al
centro e con le due estremità ripiegate e agganciate agli
occhielli.
La gavetta di latta era di forma simile a quella di
lamiera ed anch’essa composta da un recipiente, da
un coperchio e da un manico.
Il recipiente era in latta doppia con l’orlo
superiore ripiegato all’esterno che terminava
con “un rovesciamento a forma di canaletto
con entro un filo di ferro” contro il quale
poggiava il coperchio. Al recipiente erano
saldati tre passanti in latta raddoppiata,
uno orizzontale nel centro della parte elit-
tica e gli altri due verticali sopra i fianchi;
tra il canaletto ed i passanti laterali veni-
vano saldati due anellini di filo d’ottone
per le estremità del manico.
Saldata al centro della parte elittica, so-
pra al passante orizzontale, vi era una pia-
strella in lamina d’ottone sulla quale veniva
impresso il cognome del soldato.
Il coperchio era anch’esso di latta doppia
con l’orlo ripiegato esternamente sopra un
filo di ferro al cui centro era fissata mediante due
chiodi ribaditi e ricoperti internamente di stagno,
una “cameretta di filo di ferro” .
Il manico era ricavato da un unico pezzo di filo
d’ottone con le estremità ripiegate infilate nei due
anelli laterali.
Sacco vestiario
Il sacco da vestiario non era in
dotazione ai reparti metropolitani
ma era d’uso esclusivo dei reparti
Gran divisa e divisa ordinaria di mezza stagione

