Page 162 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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162                                        Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905


            passanti.  124
               Due “orecchie” di cuoio cucite ai falsi coperchi ed ai fianchi dello zaino e
            fissate con due viti da legno sull’assicella superiore dell’ossatura tenevano a
            posto l’intero zaino.
               La parte esterna della copertina che prendeva origine dal lato superiore dello
            zaino fungeva da coperchio e sorpassava di un centimetro per lato la larghezza
            e di otto centimetri la lunghezza dello zaino.
               Nella fodera della copertina era ricavata una tasca aperta al centro per 15
            centimetri ed orlata da una striscia di pelle di montone lunga 20 centimetri e
            larga cinque, sui lati della quale vi erano quattro fori con occhiello di metallo
            nei quali passava un laccio di pelle lungo 45 centimetri.
               Le bretelle, entrambe tagliate in un solo pezzo di cuoio naturale, erano lun-
            ghe 85 centimetri e larghe tre centimetri ognuna, “cucite nel centro a rotolo per
            la lunghezza di millimetri 120” e provviste di un “anello a campanella di ferro
            bianco” a ciascuna estremità utilizzato per agganciarvi i due uncini fissati con
            passante al disotto dello zaino.
               Le bretelle erano cucite all’interno della parte superiore dello zaino con i
            relativi contrafforti esterni e si avvolgevano intorno alla cassetta per le cartucce
            passando poi attraverso due fori rettangolari, uno esterno e l’altro interno, pra-
            ticati nei due contrafforti.
               Gli uncini venivano fissati al disotto dello zaino rinforzati da un contrafforte
            interno di pelle mentre gli anelli a campanella venivano fissati alle estremità
            delle bretelle; entrambi erano in ferro bianco lucido.
               Ai lati dalla parte superiore dello zaino a 25 centimetri e mezzo di distanza
            l’una dall’altra erano cucite due cinghie con fibbia e passante, lunghe 50 centi-
            metri e mezzo fibbia compresa e larghe due centimetri utilizzate per assicurare
            il telo da tenda ed i suoi accessori.
               Al centro del contrafforte esterno era fissata una cinghia lunga 87 centimetri
            e larga due centimetri che serviva a fissare la gavetta e che si univa alla fibbia
            posta sulla parte superiore dello zaino; la cinghia passava all’interno di un altro
            passante lungo sei centimetri e largo due centimetri e mezzo cucito al centro
            della copertina, ad 11 centimetri dall’orlo superiore.
               In fondo alla copertina erano cuciti tre riscontri che si agganciavano ad al-
            trettante fibbie con passante collocate nel disotto dello zaino; i due passanti
            laterali, lunghi 25 centimetri e larghi due centimetri ognuno, erano collocati
            a 12 centimetri di distanza dal fondo e a 27 centimetri l’uno dall’altro mentre
            quello centrale, lungo 17 centimetri e largo due centimetri, distava sei centime-
            tri dall’estremità del suddetto fondo.

            124  Il termine “riscontro” indicava nel linguaggio burocratico militare dell’epoca una cin-
                ghia con un’estremità libera e l’altra cucita su un qualsiasi oggetto.
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