Page 207 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento               207

              L’equipaggiamento e l’armamento dei reparti

              inquadrati nel Corpo di spedizione







              La R. marina



                 Il testo delle “Norme di massima” riguardanti l’organizzazione delle forze
              da sbarco della R. marina stabiliva la seguente tabella d’armamento per i re-
              parti:
              -   per i componenti dei plotoni da sbarco, per gli armamenti delle mitragliere
                 e per gli addetti ai servizi comuni ed ai rifornimenti: un fucile mod. 70/87,
                 137  una sciabola-baionetta mod. 70/87, un cinturino di cuoio mod. 70/87, una
                 giberna per caricatori mod.70/87, una giberna per pacchetti mod. 70/87, una
                 cinghia di cuoio da cartuccere, uno zaino, 102 cartucce nelle giberne e 90
                 cartucce nello zaino;
              -   per gli addetti ai pezzi da sbarco, al servizio sanitario ed alla sezione mi-
                 natori: una pistola Mauser, una fondina per pistola, un cinturino di cuoio
                 mod.70/87, una giberna per pacchetti mod. 70/87, uno zaino, 80 cartucce
                 nella giberna, 40 cartucce nello zaino.

                 Il moschetto da fanteria mod.70/87 era un’arma a retrocarica lunga in tutto
              un metro e nove centimetri, del peso di tre chili e 650 grammi, dotata di canna
              liscia del calibro di 10,35 millimetri, munita di mirino, di fermo di baionetta e







              137  Nonostante l’adozione del fucile mod.1891 per i reparti della R. marina stabilita con
                  l’Atto n. 28 del 15 febbraio 1899 pubblicato sul Giornale Militare per la Marina per
                  sostituire le carabine mod. 1890 “attualmente in servizio sulle navi” e la nuova arma
                  fosse  stata  già  distribuita  alle  batterie  costiere  in  sostituzione  della  carabina  mod.
                  1868, i reparti da sbarco in Cina avevano ancora il fucile mod. 70/87, giudicato pe-
                  raltro all’altezza della situazione, come testimoniava il tenente di vascello Giuseppe
                  Sirianni nel suo “Rapporto di missione”: “La nostra carabina modello 1870, sebbe-
                  ne inferiore a tutti i nuovi fucili a piccolo calibro, è più adatta in questi combattimen-
                  ti con gente che non ha armi da fuoco, perché il suo proiettile ferma l’uomo colpito,
                  mentre ho visto dei Boxers colpiti da uno ed anche da più fucili di piccolo calibro, con-
                  tinuare ad avanzarsi”.
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