Page 210 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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210                                        Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905


            per caricatori” e suddivisa in sei scompartimenti per i caricatori per il tiro a
            colpo singolo e l’altra - la nuova mod.87 – definita “giberna per pacchetti”,
            destinata ai pacchetti caricatori per il tiro a ripetizione.
               La nuova giberna mod. 87, simile all’altra, era costituita da un cofano in
            cuoio annerito di forma rettangolare - lungo circa 18 centimetri, alto sette ante-
            riormente ed otto posteriormente e profondo circa sette centimetri – anch’esso
            sagomato in modo da aderire al ventre, all’interno del quale era fissata una cas-
            setta di stagno divisa in due scomparti, ciascuno dei quali capace di contenere
            un pacchetto per caricatori.
               La giberna era dotata di un coperchio dello stesso materiale con gli orli ri-
            battuti sul cofano, che anche in questo caso si chiudeva a scatto grazie ad una
            molla ed a tre cerniere metalliche fissate al cofano mediante rivettatura.
               Entrambe le giberne recavano cucito sulla parte posteriore del cofano un lar-
            go passante in cuoio nel quale si infilava il cinturino, mentre sull’orlo posteriore
            del coperchio era ora cucita un’”inchiappatura” dello stesso cuoio che reggeva
            una “campanella” rettangolare verniciata di nero alla quale si agganciavano le
            due “cinghie da cartuccera” in cuoio annerito con fibbia metallica verniciata di
            nero, che passate dietro il collo servivano a sostenere il peso delle giberna che
            altrimenti avrebbe gravato totalmente sul cinturino.
               Insieme alla nuova giberna veniva distribuito anche il cinturino mod.77/87,
            costituito da una striscia di cuoio annerito larga tre centimetri e mezzo, dotata
            di fibbia rettangolare in ottone ad ardiglione e di un passante dello stesso cuoio
            largo circa due centimetri.
               Al cinturino veniva assicurata una borsa scorrevole dello stesso materiale e
            colore per la sciabola-baionetta costituita da due pendagli sagomati e cuciti tra
            loro in modo da formare la borsa nella quale veniva riposto e fissato il fodero
            dell’arma.
               Le giberne dovevano essere portate nel modo seguente:
               “La giberna per caricatori e la giberna per pacchetti si portano dinanzi al
            corpo infilate nel cinturino e sorrette dalle due cinghie da cartuccera; la giber-
            na per caricatori a destra e la giberna per pacchetti a sinistra.
               Allorché si ha lo zaino, ogni cinghia da cartuccera si attacca per mezzo del
            bottone d’ottone ad una campanella posta vicino all’attaccatura dello spallac-
            cio dello zaino.
               Quando è senza zaino, le due cinghie si riuniscono fra di loro dalla parte
            dove sono i fori pel bottone, mediante i due bottoni stessi.
               Le due cinghie formano in tal modo una correggia sola, che, col suo centro
            poggia sul collo della guardia e con le due estremità sostiene per mezzo dei
            ganci a fibbia le due giberne.
               Se dopo avere affibbiate le cinghie da cartuccera con i rispettivi ganci a
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