Page 227 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento               227

              rioni, comandante del Corpo di spedizione, vestendo “l’uniforme di panno e
              l’elmo coperto” mentre gli ufficiali avrebbero dovuto indossare l’uniforme di
              marcia con il berretto; il giorno seguente, in occasione della rivista passata
              dal Re tutto il personale, ufficiali compresi, indossava l’uniforme “completa di
              marcia in panno con elmo” la stessa che verrà indossata durante le operazioni
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              di imbarco sui piroscafi.
                 Il 28 agosto iniziarono le operazioni di sbarco e con esso venne stabilito il
              vestiario dei reparti che risultò il seguente: “Gli ufficiali sbarcheranno in te-
              nuta di tela o di flanella tipo Africa ed avranno nel piccolo bagaglio la tenuta
              di panno. La truppa sarà equipaggiata nel seguente modo: degli oggetti indi-
              cati nella circolare ministeriale del 5 luglio, n.4240: una camicia, il farsetto a
              maglia, un paio di mutande, i pantaloni di panno, un paio di scarpe nel sacco
              vestiario; nello stesso sacco saranno la tenuta di tela usata, il cappuccio, i
              gambali, le calze ed i guanti.
                 Inoltre sarà portata una sola borsa di pulizia e due spazzole da abiti per
              ogni squadra, conservando le altre pure nel sacco vestiario. Delle coperte da
              campo si faranno dei rotoli.
                 I sacchi vestiario e le coperte verranno lasciati a bordo in consegna all’uf-
              ficiale contabile.
                 Gli ufficiali porteranno seco due cassette d’ordinanza o la valigia, sopra
              una delle quali potrà essere legata la coperta.”
                 Sia gli ufficiali che la truppa sbarcarono quindi indossando le rispettive te-
              nute di tela ed il casco coloniale completo, lo zaino affardellato contenente tutti
              gli oggetti di corredo che non andavano nel sacco vestiario, il tascapane, la bor-
              raccia, la mantellina a tracolla, l’equipaggiamento e l’armamento completo e si
              diressero a Tientsin dove il 3 settembre venne emanato il primo ordine di servi-
              zio riguardante le uniformi da indossare in territorio cinese:   ”La tenuta delle
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              truppe dei drappelli e dei militari isolati che escono dagli alloggiamenti dovrà
              sempre essere quella di marcia senza zaino, con o senza fucile a secondo del
                                                                                 149
              servizio, elmetto dalle ore 10 del mattino alle 15, nelle altre ore col fetz.”
                 Le cose andarono più o meno bene fino alla metà di settembre quando la


              147  AUSSME, cat. E-3, Corpo di spedizione italiano in Cina, Cartella 46 (1) Ordini del
                  giorno. Registro degli ordini permanenti, 10 luglio 1900-21 dicembre 1900, Ordine
                  del 14 luglio 1900.
              148  AUSSME, cat. E-3, Corpo di spedizione italiano in Cina, Cartella 46 (1) Ordini del
                  giorno. Registro degli ordini permanenti, 10 luglio 1900-21 dicembre 1900, Ordine
                  del 3 settembre 1900.
              149  Lo stesso ordine di servizio stabiliva inoltre che i militari dovevano uscire dagli allog-
                  giamenti sempre in gruppi di quattro e non dovevano andare nella città cinese “se non
                  per ragioni di servizio”.
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