Page 304 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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286 IL GENERALE GIUSEPPE GARIBALDI
Le forze garibaldine destinate all’operazione lasceranno la Salaria alla canto-
niera del Grillo e per la strada di S. Martino si porteranno a casale Ramarini:
- le colonne Valzania e Caldesi, a destra, attaccheranno la porta Romana
operando ad ovest di S. Maria;
- la colonna Mosto (Antonio), al centro, attaccherà porta Ducale;
- la colonna Frigyesy, sulla sinistra, punterà su porta Ducale;
- la colonna Salomone, in attesa dell’esito dell’attacco, proseguirà per la via
Salaria oltre la stazione di Monterotondo per parare eventuali sorprese nemi-
che provenienti da Roma.
Garibaldi da Passo Corese aveva seguito la colonna Salomone, sperando
che, riuscendo ad impadronirsi di Monterotondo di sorpresa, le colonne in-
caricate dell’operazione potessero poi celermente raggiungerlo. Circa le ore 7,
Valzania e Caldesi, segnalati fin dalle 6 dalla vedetta della torretta Piombino,
sferrano con molto impeto il primo attacco diretto contro S. Rocco e porta
Romana, ma sono respinti. Occupano allora il borgo e il convento di S. Ma-
ria mantenendo coi difensori della porta un continuato fuoco di fucileria.
L’attacco delle colonne Mosto e Frigyesy si fuse in uno solo verso porta
Ducale. Le due colonne si schierarono, sull’altura di quota 131 a nord-est del-
la Madonna di Loreto, poi avanzarono al coperto del piccolo rilievo antistan-
te. Ma, quando giunsero allo scoperto, furono accolte da un vivo fuoco di fu-
cileria, che le obbligò a retrocedere, e, piegando sulla loro sinistra, si portaro-
no al convento dei Cappuccini spingendo avanti una linea di tiratori cui pe-
rò il fuoco nemico impedì di avvicinarsi al fosso di Carapone.
Il tenente de Quatrebarbes, un reduce da Castelfidardo, non essendovi
cannoniere nelle mura, manovra il cannone rigato uscendo dalla porta per
sparare e rientrando per ricaricarlo, e batte il convento dei Cappuccini obbli-
gando i garibaldini a mettersi al riparo dietro il fabbricato; la stessa manovra
doveva fare il maresciallo Massei coll’obice a porta Canonica senonchè, per
errore di caricamento, il colpo non parte; dopo alcuni tentativi per rimetter-
la in efficienza, l’arma rimase inutilizzata.
Il momento è difficile; i garibaldini da porta Romana accortisi dell’inci-
dente attaccano per impadronirsi del pezzo; il maresciallo Massei, già ferito,
è nuovamente colpito, e, portato entro la cinta, muore contro le mura del
Duomo. Il pezzo divenuto inservibile è ritratto nel cortile del castello.
I garibaldini costruiscono delle barricate contro porta Romana.
La loro artiglieria si componeva di 2 spingarde rugginose e altre 4 spingar-