Page 309 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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impag. Libro garib CISM  19-02-2008  13:12  Pagina 291








                                                LA CAMPAGNA DEL 1867                      291




                      te, e furono soggetti ad attiva e non controbattuta, benché poca, artiglieria
                      avversaria.




                      LA PUNTATA SU ROMA E LA RITIRATA SU MONTEROTONDO


                         Nelle giornate del 16 e 27 ottobre Garibaldi rimase a Monterotondo per
                      riordinare i suoi volontari, il grosso accampò fra Fonte di Papa e Forno Nuo-
                      vo. Il 27 fece occupare il casale della Marcigliana e ordinò che: un battaglio-
                      ne (XIV, Marini) andasse con Pianciani a Tivoli ove giunse il 29, uno rima-
                      nesse a Monterotondo ove comandava il Carbonelli; un altro (II, Ciotti) a
                      Mentana; il resto doveva seguirlo nell’avanzata su Roma. Egli si recò la sera
                      del 27 - una grigia giornata d’autunno - al casale S. Colomba presso Forno
                      Nuovo sulla via Salaria e vi rimase anche il 28.
                         In questo stesso giorno i garibaldini della Marcigliana avanzano e occupano
                      Castel Giubileo dove Garibaldi giunse il giorno 29 col grosso delle sue forze.
                         All’alba del giorno 30 il generale Fabrizi raggiunge il quartiere generale a
                      Castel Giubileo insieme al generale Lante di Montefeltro.
                         Sembra che preoccupandosi della rovina del ponte Salario, fatto saltare dai
                      pontifici il 29, Garibaldi avesse dato ordine di riunire dei galleggianti per co-
                      struire un ponte d’occasione sul piccolo Teverone. Però, nella notte sul 30,
                      queste poche barche sarebbero state riprese da un distaccamento della mari-
                      na pontificia che se ne impossessò passando il fiume a nuoto e con barchette.
                         L’operazione pare si compisse sotto la protezione di un distaccamento di
                      linea comandato dal capitano Cerbara.
                         Nella mattina dello stesso giorno 30, forse per sollevare gli animi e nella
                      speranza di moti in Roma cui dar la mano, Garibaldi fa una ricognizione ol-
                      tre villa Spada fino a Casal dei Pazzi, occupando con due battaglioni bersa-
                      glieri (Stallo e Burlando) le alture davanti al ponte Nomentano. Un distacca-
                      mento a sinistra guardava ponte Mammolo sulla Tiburtina, le altre truppe ga-
                      ribaldine erano scaglionate tra la Cecchina, villa Spada e la Marcigliana.
                         Gli avamposti pontifici erano sull’Aniene e li comandava il maggiore Ca-
                      stella dei carabinieri esteri: ponte Nomentano e ponte Mammolo erano oc-
                      cupati in forze.
                         All’avanzarsi dei garibaldini da Casal dei Pazzi, i pontifici sboccano da
                      ponte Nomentano e si schierano sul Monte Sacro di fronte a Casal dei Pazzi;
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