Page 338 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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                      Inoltre vi erano: la compagnia cacciatori genovesi comandata dal Ranzetto
                   di 100 uomini addetta al servizio del quartier generale e 150 franchi tiratori
                   di Dôle per il servizio di esplorazione. Un  complesso generale di 3785 uo-
                   mini.
                      Con l’arrivo di altri nuclei di franchi tiratori: Cacciatori delle Alpi e del-
                   l’Havre; con i volontari del battaglione Nicolai (aiutante maggiore del batta-
                   glione era la moglie del Nicolai che indossava abito maschile!); con i franchi
                   tiratori del Delfiiinato, dei Vosgi e del Doubs: circa 700 uomini in totale, si
                              a
                   costituì la 4 brigata, che Ricciotti Garibaldi seppe ben presto saldamente or-
                   ganizzare suscitando nei componenti di essa il più elevato sentimento milita-
                   re ed il più spiccato spirito aggressivo, in grado tale da renderla indubbiamen-
                   te la più efficiente unità dell’Armata.
                      L’affluenza dei volontari e l’arrivo di altri elementi i più svariati continuò
                   durante i mesi di novembre e di dicembre; ma l’efficienza dell’Armata per ef-
                   fetto dell’aumento della sua forza non crebbe che di ben poco; permanendo,
                   ed in misura assai grave, la deficienza di armamento e la debole consistenza
                   morale e materiale delle unità. Essa progressivamente raggiunse la forza di
                   10.100 uomini alla fine di novembre, di 18.000 al 12 dicembre e di 19.462
                   al 10 gennaio 1871. Di veri elementi combattenti, però, Garibaldi non potè
                   fare assegnamento in primo tempo che su 3500-4000 uomini al massimo;
                   più tardi su 5-600.
                      Questo lo strumento di guerra con il quale Garibaldi avrebbe dovuto af-
                   frontare gli agguerriti e formidabili battaglioni prussiani che battevano la
                   campagna a pochi chilometri da Dôle. Eppure l’Eroe si reputava pronto a ma-
                   neggiarlo con fede nel buon successo, anche prima che fosse completamente
                   organizzato, se necessario, come infatti avvenne.
                      L’Armata per tutta la durata della campagna continuò ad essere in una fa-
                   se cronica di organizzazione. Nel febbraio 1871, poche settimane prima del-
                   la cessazione delle ostilità, essa contava 17 battaglioni, 60 corpi franchi di fan-
                   teria, 6 squadroni, 6 corpi franchi a cavallo, 14 batterie, 3 compagnie del ge-
                   nio; complesso di circa 24.000 uomini, dei quali circa 8000 soltanto poteva-
                   no essere impiegati in campo aperto.
                      L’ordine di battaglia dell’Armata al 1° febbraio era il seguente:
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