Page 36 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
P. 36
impag. Libro garib CISM 19-02-2008 13:12 Pagina 34
34 IL GENERALE GIUSEPPE GARIBALDI
mico) e risalirlo niente meno che fino al paese di Corrientes (oltre 600 mi-
glia) per andare a dare esca ad una ancora incerta e dubbia sollevazione delle
popolazioni di quella provincia, e favorire così le operazioni militari terrestri
affidate in quelle regioni al Rivera.
L’esecuzione di quest’ordine significava: eludere il blocco della flotta ar-
gentina nel Plata, di forza doppia della striminziata flottiglia garibaldina e co-
mandata da un espertissimo ammiraglio inglese; sfuggire alla vigilanza e alla
offesa del ben munita isola fortificata di Martin Garcia; rimontare l’oceanico
corso del Paranà per circa 800 km., fra ostacoli naturali d’ogni sorta che ren-
dono difficilissima la navigazione e con le rive in mano al nemico pronto al-
la difesa, specialmente nei rari scali d’approdo e nei luoghi di riparo o di so-
sta; infine, giungendo miracolosamente a destinazione, gettarsi allo sbaraglio
con un pugno d’uomini e coll’incerto aiuto degli abitanti, in una provincia
lontanissima dalla capitale e senza speranza alcuna di soccorsi.
Ciò nonostante l’impavido eroe nizzardo, fedele alla parola data e fermo
fin d’allora alla sua fiera divisa di obbedire senza discutere, badando solo a non
offuscar mai la suprema legge del soldato italiano: l’onore, comunque arduo
potesse essere il cimento, si gettò con tutta l’energia, la fede e l’impeto del suo
animo guerriero, nella folle ed omerica impresa.
Sarebbe troppo lungo narrare di questa impresa, durata dal luglio al no-
vembre del 1842, tutte le peripezie, le audacie e le aspre difficoltà affrontate
e superate con una tenacia e una forza di volontà addirittura sovrumane.
Riassumendo brevemente, ricorderemo il prodigioso passaggio sotto il
fuoco delle batterie di Martin Garcia per il solo canale navigabile esistente a
breve distanza dall’isola; l’arenamento della Constitucion davanti al confluen-
te dell’Uruguay e l’immane lavoro per disincagliarla alleggerendola tempora-
neamente dei cannoni; il sopraggiungere della squadra nemica dell’ammira-
glio Brown, forte di ben sette navi; il breve combattimento che ne seguì; il di-
sincagliamento della Constitución con l’alta marea e la nebbia provvidenzia-
le che permise all’audace flottiglia garibaldina di sfuggire al nemico e d’im-
boccare, non vista, il corso del Paranà, mentre il Brown, abilmente inganna-
to, andava invece ad inseguirlo lungo il corso dell’Uruguay; le ardite opera-
zioni, per la cattura di navi onerarie nemiche, lungo il corso del gran fiume,
unico mezzo, per Garibaldi, di rifornirsi per vivere; la perigliosa e difficilissi-
ma navigazione fra gli intricati canali del fiume e sotto le frequenti offese del-
le artiglierie nemiche postate sulle rive e che si spostavano col procedere del-

