Page 33 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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impag. Libro garib CISM  19-02-2008  13:12  Pagina 31








                                          LE CAMPAGNE D’AMERICA 1836 - 1848                31




                      piono le sue gesta e risuona alta in Italia e nelle più civili nazioni di Europa,
                      noi scorgeremo ancora, nel fondo del suo temperamento di condottiero, il se-
                      gno originario insopprimibile del corsaro e del guerrigliero (in quanto questi
                      due appellativi significano travolgente spirito combattivo); ma la tempra del-
                      l’uomo di guerra si fa più robusta e più completa, fino ad assumere, in alcu-
                      ni fatti d’armi, forma e sostanza di vera e propria tempra di provetto genera-
                      le od ammiraglio, dotato di qualità eccezionali di cuore, di pensiero e d’azio-
                      ne. Tutto questo lungo e agitatissimo periodo, durato ben sei anni, può, ai
                      nostri fini, essere condensato nella rievocazione dei soli tre avvenimenti, nei
                      quali, per aver egli esercitato comando indipendente e per la stessa intrinseca
                      importanza dei fatti occorsi, meglio si rivela la ormai sua matura abilità di
                      condottiero, e cioè:
                      -  la campagna lungo il fiume Paranà e la battaglia di Costa Brava o di Nue-
                         va Cava (maggio-novembre 1842);
                      -  la campagna lungo il fiume Uruguay e la celebre battaglia di San Antonio
                         (agosto 1845 -febbraio 1846).
                         Ammireremo in tal modo tre quadri soltanto delle sue gesta; ma così me-
                      ravigliosi per disegno e per colore, che, per quanto illustrati molto sommaria-
                      mente, basteranno a mettere in giusta luce la nobile figura di questo Eroe
                      guerriero, di cui già allora l’Italia poteva andare altamente fiera ed orgoglio-
                      sa.
                         L’inizio del secondo periodo delle gesta garibaldine d’America ci si mani-
                      festa in modo ben diverso da quello del primo periodo. In questo, l’oscuro
                      proscritto italiano, sospinto da irrefrenabile bisogno di vita avventurosa, pur
                      di sfuggire all’inerzia che uccide il suo gran cuore di patriota esule e ramin-
                      go, accetta come una liberazione l’offerta di far guerra di corsa in difesa di
                      una piccola Repubblica (Rio Grande) anelante a indipendenza.
                         Nel secondo periodo invece, già divenuto illustre e conosciutissimo in
                      Montevideo dove è venuto a chiedere un po’ di riposo e di pace, egli è insi-
                      stentemente ricercato e scongiurato da alte personalità locali di voler assume-
                      re un importante comando militare, in difesa questa volta della eroica Repub-
                      blica dell’Uruguay, impegnata in un duello a morte con la prossima grande
                      Repubblica Argentina, alla cui testa è il famigerato e crudele tiranno Rosas,
                      una delle più sinistre figure che l’agitata storia di quel paese ricordi.
                         Garibaldi questa volta è restio ad accettare l’invito. Come tutti coloro che
                      si levano rapidamente in fama per opere egregie compiute, comincia anche
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