Page 102 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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richiesta di personale e disciplina del citato Servizio e passaporti per l’estero) e
il servizio fotografico.
All’Ufficio storico, che aveva alle dipendenze la biblioteca, spettava la conser-
vazione dell’archivio dell’Ufficio, la raccolta dei diari storici dei corpi mobilitati, la
ricezione e custodia del materiale dell’Ufficio stampa e propaganda del Comando
supremo e la realizzazione di studi e ricerche su richiesta delle autorità militari.
Il Riparto Intendenza comprendeva l’Ufficio della Delegazione della Direzio-
ne trasporti, competente in materia di servizio ferroviario (zona interna), servizio
marittimo, movimento alleati sulle ferrovie (zona interna) e lavori ferroviari e
militarizzazione delle ferrovie.
All’Ufficio servizi segreteria venivano assegnate la conservazione degli ar-
chivi del Riparto Intendenza e dell’Ufficio servizi segreteria, le relazioni con
l’Intendenza generale per i bisogni d’archivio e la gestione della corrisponden-
za tra l’Intendenza generale e le autorità della Capitale. La Sezione requisizio-
ne quadrupedi e veicoli veniva investita degli affari attinenti alla requisizione e
all’invio dei quadrupedi, carri e finimenti occorrenti agli enti mobilitati e, ancora,
alla somministrazione agli enti territoriali di carri occorrenti per il servizio di
trasporto militare.
Infine, all’Ufficio amministrazione, articolato in 1ª Sezione-Direzione conti,
2ª Sezione-Magazzino, 3ª Sezione-Matricola e 4ª Sezione-Guerra, rimase la trat-
tazione della gestione contabile e della matricola del personale.
Nell’immediato primo dopoguerra vengono introdotte nuove modifiche.
Nel 1920 il Comando supremo viene smobilitato, a far data dal 1° gennaio, e
l’organo di vertice riassume il nome di Stato maggiore del Regio esercito; viene
soppresso il Corpo di Stato maggiore, sostituito dal Servizio di Stato maggiore,
e al capo di Stato maggiore dell’Esercito venne affidata, in tempo di pace, l’alta
direzione degli studi per la preparazione della guerra; gli uffici dipendenti dal
capo di Stato maggiore passano a far parte del Ministero della guerra. Lo Stato
maggiore dell’Esercito, che nel 1923 muta la denominazione in quella di Stato
maggiore centrale , viene riorganizzato e la nuova articolazione risultava costi-
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tuita dall’Ufficio politico militare, dal Reparto operazioni e dal Reparto ordina-
mento e mobilitazione.
All’Ufficio politico militare vengono assegnate le materie concernenti i rapporti
politico-militari fra l’Italia e gli stati esteri, le relazioni con gli addetti militari este-
ri in Italia, la situazione interna dello Stato, l’ordine pubblico, le relazioni con le
commissioni parlamentari sulle questioni di carattere tecnico-militare, il Giornale
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Di conseguenza il capo di Stato maggiore dell’Esercito assume la denominazione di capo
di Stato maggiore centrale.

