Page 110 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            Forze armate, ovverosia il Consiglio dell’Esercito, il Comitato degli ammiragli e
            il Consiglio dell’aria, costituiti dalle più elevate gerarchie militari ma con compiti
            limitati alle rispettive Forze armate e spesso, come nel caso del Consiglio dell’E-
            sercito, non molto valorizzati e considerati.
               La già ricordata Commissione suprema di difesa era stata istituita nel 1923
            con il compito di risolvere le più importanti questioni concernenti la predisposi-
            zione e l’organizzazione delle varie attività nazionali e dei mezzi necessari alla
            guerra. Nonostante tali attribuzioni la Commissione, nel cui ambito gli elementi
            militari erano membri a titolo consultivo, vide limitare la sua azione specie nei
            settori industriale ed economico con un’esclusione, quindi, delle problematiche
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            di carattere strategico-operativo in guerra .
               In merito al Consiglio dell’Esercito, si ricorda che, di fatto, rimase inattivo
            dalla fine del Primo conflitto mondiale fino al 1923 quando, contemporaneamente
            alla sua riattivazione, fu oggetto di modifiche sia nella composizione che nelle
            funzioni. Quest’ultime vennero limitate e ridotte all’elaborazione di pareri sulle
            principali problematiche concernenti la Forza armata quali l’ordinamento, il re-
            clutamento, l’addestramento, l’armamento, l’equipaggiamento, la mobilitazione
            e la radunata in caso di guerra, l’avanzamento e lo stato degli ufficiali e dei sot-
            tufficiali, la sistemazione difensiva del territorio e la difesa nazionale.
               Nel 1925, in conseguenza della citata legge n. 866, il capo di Stato maggiore
            generale diviene anche il presidente del Consiglio dell’Esercito e nel 1927, con il
            r.d.l. n. 68, vengono apportate nuove modifiche strutturali-funzionali all’organo
            consultivo che determinano l’assegnazione di compiti sempre più di carattere
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            generico .
               Ritorniamo alle vicende e all’evoluzione dell’organo di vertice dell’Esercito
            che, come vedremo, sarà fortemente influenzato dalle analoghe vicende dell’allo-
            ra organo militare interforze. Abbiamo già accennato al r.d. 26 lug. 1925, n. 1394,
            con cui era stata stabilita la dipendenza dello Stato maggiore del Regio esercito
            dal capo di Stato maggiore generale che se ne valeva, come già citato, per «l’ese-



            63   Per l’ordinamento, la composizione e i compiti della Commissione suprema di difesa, ini-
               zialmente denominata Commissione suprema mista di difesa, si segnalano le seguenti nor-
               me: r.d. 27 gen. 1923, n. 21; r.d. 7 giu. 1923, n. 1432; r.d. 20 dic. 1923, n. 2957; r.d.l. 4
               mag. 1924, n. 813; r.d.l. 4 gen. 1925, n. 123; r.d.l. 15 ott. 1925, n. 2281; r.d. 6 ago. 1926,
               n. 1765; r.d. 8 gen. 1928, n. 165; l. 30 mar. 1936, n. 806; r.d.l. 3 giu. 1938, n. 1481; l. 21
               mag. 1940, n. 416. Inoltre, cfr. r. bellandi, I comitati militari dell’età statutaria, in «Le
               Carte e la Storia», XVIII (2012), 2, pp. 84-91.
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                L’articolazione e la composizione del Consiglio, che rimangono inalterate fino al 1940,
               prevedevano la presenza dell’Ufficio segreteria e come membri il ministro della Guerra
               (presidente), il sottosegretario di Stato e il capo di Stato maggiore dell’Esercito, i generali
               comandanti designati d’armata e 3 generali comandanti di corpo d’armata e di divisione.
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