Page 124 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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III. I comandi delle unità e le unità
Le origini dei comandi di grandi unità quali enti di inquadramento operativo
delle truppe risalgono al 1775 quando, all’interno del Regno di Sardegna, ven-
gono istituiti 4 dipartimenti composti da «ali», articolate, a loro volta, in brigate.
Questa suddivisione rimane sostanzialmente in vigore fino al 1792 allorché, in
conseguenza degli eventi bellici di fine Settecento, si decide, per la prima volta, la
costituzione di corpi d’armata di composizione variabile in funzione dei compiti
e della dislocazione.
Nel 1798 il Regno di Sardegna viene ripartito in 4 compartimenti militari (o
divisioni) retti, ciascuno, da un governatore divisionale.
Con la restaurazione del 1814 lo Stato sardo viene suddiviso in 9 divisioni,
corrispondenti a zone territoriali, ognuna agli ordini di un governatore militare
avente alle sue dirette dipendenze un generale comandante delle truppe, respon-
sabile della disciplina, dell’amministrazione e dell’istruzione dei reparti. Sempre
nello stesso anno viene riorganizzato l’esercito di campagna e, con l’ordinamento
dell’ottobre 1815, viene stabilito che il reggimento, composto in tempo di pace
da 2 battaglioni, prendesse in tempo di guerra il nome di «brigata» e aumentasse
a 4 i battaglioni.
Nel 1831 le brigate assumevano veste di vera e propria grande unità, com-
posta, ciascuna, da 2 reggimenti comandati da un maggior generale; più brigate
costituivano una divisione corrispondente sempre a un governo territoriale e di-
62; r. daMiotti-d. Martino-r. raMPa, introduzione, in Inventario F-4. Ufficio del capo
di Stato maggiore dell’Esercito, in «Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio storico», VI-VII
(2006-2007), 11-14, pp. 23-31; a. Gionfrida, Il Comando supremo del Regio esercito nel-
la Prima guerra mondiale, in f. CaPPellano-b. di Martino, Un Esercito forgiato nelle
trincee. L’evoluzione tattica dell’Esercito italiano nella Grande guerra, con un saggio di
a. Gionfrida, Udine, Gaspari editore, 2008 (Collana storica), pp. 244-285; a. Gionfri-
da, L’ordinamento del Comando supremo delle Forze armate nella Seconda guerra mon-
diale, in «Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio storico», VIII (2008), 15-16, pp. 197-213;
«Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio storico», X (2010), 19-20, in part. i. Mandolesi-e.
Mazzina-e. tedoldi (reGesta.exe), Archivio storico del Corpo di Stato maggiore dell’E-
sercito. Fondi di G 24-G 22-F-4. Introduzione storico-istituzionale, in inventario della
[sic] carte del Comando del Corpo di Stato maggiore: fondo G-24 vari uffici (1860-1915),
fondo G-22 Scacchiere orientale (1864-1943), F-4 Ufficio servizi (1885-1919), pp. 51-78
e 83-88, f. CaPPellano, Gli ordinamenti dello Stato maggiore dell’Esercito dal 1919 al
1943, pp. 511-558 e a. Gionfrida, Profilo storico-istituzionale della carica di sottocapo di
Stato maggiore dell’Esercito, pp. 559-576; id., La carica di sottocapo di Stato maggiore
della Difesa: profilo storico istituzionale, in «Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio stori-
co», XI (2011), 21-22, pp. 271-280.

