Page 189 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                189


               nucleo specialisti per il collegamento e una sezione mitragliatrici su due armi
               pesanti. Con i nuclei di specialisti il comando di gruppo costituiva una pattuglia
               comando per il funzionamento del comando tattico del gruppo e per il suo col-
               legamento con il comando dal quale tatticamente dipendeva e con gli aerei; una
               pattuglia di osservazione per il funzionamento di un osservatorio di gruppo e per
               il suo collegamento con il comando tattico del gruppo; una pattuglia di colle-
               gamento per collegare il comando tattico del gruppo con un comando tattico di
               Fanteria (normalmente reggimento).
                  La batteria era la più piccola unità di artiglieria e corrispondeva alla compa-
               gnia di Fanteria; il suo armamento era sempre costituito da 4 pezzi, tutti dello
               stesso calibro e modello, e la denominazione dei pezzi serviva, come per il grup-
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               po, a classificare la batteria . Inoltre, in relazione al mezzo di traino o di tra-
               sporto che impiegavano, le batterie si distinguevano in ippotrainate (quadrupedi
               da tiro), someggiate (quadrupedi da salma) e autotrainate (mezzi automobilistici
               trattori). A seconda, poi, del calibro e modello dei pezzi, le batterie assumevano
               diverse formazioni di manovra: comando, pezzi, carreggio e salmeria; comando,
               pezzi e carreggio; comando, pezzi e autocarreggio. Il comando di batteria aveva,
               in ogni caso, un nucleo di specialisti per il tiro e un nucleo di specialisti per i
               collegamenti; con tali nuclei costituiva una pattuglia comando (per il funziona-
               mento del comando tattico della batteria e per il suo collegamento con il comando
               dal quale tatticamente dipendeva e con i pezzi, quando, ben inteso, il posto di
               comando della batteria era lontano dai pezzi), una pattuglia di osservazione (per
               il funzionamento di un osservatorio di batteria, eventualmente di gruppo quando
               il comandante di questo accentrava l’osservazione del tiro, e per il suo collega-
               mento con il comando tattico della batteria o gruppo) e una pattuglia di collega-
               mento (per collegare il comando tattico della batteria con un comando tattico di
               Fanteria, di norma un battaglione).
                  I pezzi erano, come già detto, 4 in tutte le batterie di qualsiasi tipo e specie;
               erano posti per l’azione sotto le dipendenze di un sottocomandante (ufficiale su-
               balterno); nel nucleo pezzi vi erano i mezzi di traino e di trasporto per le bocche
               da fuoco e per le munizioni al seguito immediato dei pezzi.
                  Il carreggio, oppure il carreggio e salmeria, oppure l’autocarreggio, costitui-
               vano il nucleo servizi di ogni batteria portando, al seguito immediato delle bat-
               terie, i viveri per uomini e quadrupedi, i materiali da cucina e i militari per i vari
               servizi quali, ad esempio, cucinieri, attendenti, sellai e maniscalchi.
                  Il deposito territoriale, annesso a ogni reggimento di artiglieria da campagna,





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                   Ad esempio, batterie di obici 100/17 mod. 14, batterie di obici 100/17 mod. 16, batterie di
                  cannoni da 75/27 mod. 911, ecc.
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