Page 185 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                185


                  Nel 1910-1911 l’efficienza e la potenzialità dell’Arma venivano notevolmente
               incrementate grazie all’istituzione dell’Ispettorato delle costruzioni di artiglieria,
               di 9 comandi di artiglieria da campagna, di 4 comandi di artiglieria da fortezza,
               di 13 direzioni di artiglieria, della Direzione delle esperienze, del Deposito alle-
               vamenti cavalli e di 12 nuovi reggimenti da campagna. Si ebbero così 36 reggi-
               menti: 24 divisionali (ciascuno su 5 batterie) e 12 di corpo d’armata (ciascuno di
               6 batterie), per un totale di 72 gruppi, 192 batterie e 36 compagnie treno (una per
               ogni reggimento). Veniva poi rafforzato anche il Reggimento a cavallo, portan-
               dolo da 6 a 8 batterie e incrementata di altri 4 gruppi l’artiglieria da montagna; si
               provvedeva alla riunione dei 18 gruppi da fortezza e dei 15 da costa in 10 reggi-
               menti di cui 9 assunsero la qualifica di artiglieria da fortezza e al 10° Reggimento
               veniva attribuita la qualifica di reggimento d’assedio. Infine, veniva creata la nuo-
               va specialità dell’artiglieria pesante campale e costituiti i primi 2 reggimenti di
               detta specialità, ciascuno su 4 gruppi.
                  Nel settembre del 1914 si istituiva, provvisoriamente, il Comando di gruppo
               specialisti di artiglieria al fine di coordinare il funzionamento tecnico e disci-
               plinare delle sezioni aerostatiche e fotoelettriche e delle comunicazioni per le
               artiglierie: furono queste le prime sezioni aerostatiche impegnate per l’osserva-
               zione generica del campo di battaglia e per l’osservazione specifica del tiro nelle
               zone ove il terreno non presentava osservatori terrestri di buone possibilità .
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               Nel novembre dello stesso anno i reggimenti da montagna venivano elevati a 3 e
               nel 3° Reggimento venivano inquadrati i 4 gruppi, le 12 batterie da montagna e il
               Deposito costituiti nel 1911.
                  Di  conseguenza  il  programma  di  riordinamento  previsto  dalle  norme  del
               1910-1911 veniva interamente attuato e l’Arma di artiglieria poté approntare per
               l’impiego di guerra le seguenti unità: 39 reggimenti da campagna, un reggimento
               a cavallo, 3 reggimenti da montagna, 18 batterie someggiate, 2 reggimenti pesan-
               ti campali, 10 reggimenti da fortezza e 3 sezioni contraerei.
                  L’andamento del Primo conflitto mondiale rese necessaria la mobilitazione di
               altre forze. Così i reggimenti da campagna passarono da 49 a 52 (per un totale
               di 39 batterie), le batterie da montagna da 50 a 82 e quelle someggiate da 18 a
               76. Notevole fu anche lo sviluppo della specialità di artiglieria pesante campale
               che raggiunse la consistenza di 98 batterie contro le 28 iniziali. I comandi di




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                   Tali sezioni rappresentarono le precorritrici della successiva osservazione aerea di arti-
                  glieria. Si ricorda che i «mezzi di osservazione» erano compresi tra i mezzi d’azione a di-
                  sposizione, in guerra, del comandante di una unità per la risoluzione del problema tattico;
                  l’«osservazione» del terreno e del nemico era la parte principale del servizio delle infor-
                  mazioni e si esplicava in modo diretto per mezzo della vista o in modo indiretto per mezzo
                  della fotografia e della ricezione del suono (servizio fonotelemetrico).
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