Page 182 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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to); branca materiale cui veniva assegnata l’amministrazione di tutti i servizi del
Corpo (uffici, laboratori e fabbriche di artiglieria).
Nel 1823 le branche venivano elevate a 4: attiva, comprendente la Brigata rea-
le di artiglieria (su 2 battaglioni di artiglieria di linea e il Battaglione di artiglieria
leggera); di presidio per il servizio nelle piazze e composta da 4 compagnie (delle
quali 3 in Sardegna) e da 2 compagnie treno; per le incombenze, comprendente
le varie direzioni degli stabilimenti e delle manifatture dei materiali; sedentaria,
avente giurisdizione sui comandi delle piazze e sul personale degli uffici.
Nel 1831 gli elementi del Corpo venivano nuovamente accentrati e l’articola-
zione ritornava su 2 branche: del personale, comprendente la Brigata (composta
dal 1° e dal 2° Reggimento, ciascuno dei quali su 3 battaglioni) e 14 compagnie
di artiglieria (6 da battaglia e 8 di altre specialità); del materiale con funzioni di
controllo sulle scuole sui laboratori del Corpo, mentre il servizio treno veniva
affidato a un’impresa.
Nel 1833 la branca personale veniva sottoposta a un potenziamento che com-
portò una sua nuova organizzazione caratterizzata dal Consiglio superiore di arti-
glieria (con a capo il gran maestro), dallo Stato maggiore e 8 brigate di artiglieria,
ossia 2 brigate da piazza (su 12 compagnie), 4 brigate campali (su 8 batterie da
battaglia, 2 batterie a cavallo e 2 batterie da posizione), la Brigata operai (con la
Compagnia maestranze, la Compagnia artificieri e la Compagnia pontieri) e la
Brigata di Sardegna (con 2 compagnie da piazza, distaccate temporaneamente
nel continente, e la Compagnia artificieri nell’isola). Inoltre, sempre nello stesso
anno il servizio treno veniva fuso nei reparti.
Nel 1846 venivano aboliti il Consiglio superiore di artiglieria e la carica di gran
maestro e istituiti il Congresso permanente di artiglieria e la carica di presidente.
Alla vigilia della Prima guerra d’indipendenza l’Artiglieria sarda veniva or-
dinata in 6 brigate di artiglieria campale di cui una a cavallo (su 13 batterie), 3
da battaglia (per complessive 9 batterie, elevate a 10 nel 1849) e 2 da posizione
(per complessive 4 batterie); 3 brigate artiglieria da piazza, per un totale di 12
compagnie, elevate a 14 nel 1849; la Brigata operai, composta dalle compagnie
Artificieri, Maestranze, Armaioli, Polverieri e Deposito; la Brigata artiglieria di
Sardegna, costituita da 2 compagnie da piazza e dalla Compagnia artificieri; la
Brigata autonoma pontieri, su 2 compagnie.
Nel novembre 1848-maggio 1849 veniva incorporata l’Artiglieria lombar-
da; nel 1850 veniva abolito il Congresso permanente di artiglieria, sostituito dal
Comitato di artiglieria, e il Corpo subiva un riordinamento finalizzato al raggrup-
pamento dei reparti in funzione dei compiti e dell’impiego. In particolare, con
tale nuova organizzazione l’Arma assumeva un’articolazione comprendente lo
Stato maggiore; il Reggimento operai, costituito dalla Brigata operai (su 2 com-
pagnie maestranze, una delle quali soppressa nel 1853), dalla Brigata pontieri (su

