Page 191 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                191


               pezzi e autocarreggio. Il comando di batteria disponeva di specialisti per il tiro
               e di specialisti per il collegamento con i quali costituiva le stesse pattuglie del
               comando di gruppo.
                  Il reggimento della specialità artiglieria a cavallo comprendeva un comando
               di reggimento, un deposito e 4 gruppi, ciascuno di 2 batterie a cavallo. Il comando
               di reggimento aveva una formazione ridotta rispetto a quella delle specialità di
               campagna e pesante campale. Questo in relazione alle modalità di impiego che
               era previsto avvenisse per gruppi isolati: il comando di reggimento non dispone-
               va, infatti, di specialisti per il tiro e per il collegamento.
                  Il deposito territoriale era ordinato su un ufficio comando e batteria deposito,
               un ufficio mobilitazione e matricola, un ufficio amministrazione, un ufficio mate-
               riale con officina e un ufficio vestiario ed equipaggiamento.
                  Il gruppo comprendeva il comando e 2 batterie a cavallo. Presso il comando
               si ritrovano gli stessi elementi (specialisti per il tiro e per il collegamento e mitra-
               glieri) che abbiamo citato in relazione al gruppo di artiglieria da campagna, e con
               tali elementi si costituivano le 3 pattuglie con scopi e impiego analoghi con l’unica
               differenza che la pattuglia di collegamento serviva per collegare il comando tat-
               tico del gruppo con un comando tattico di cavalleria (normalmente reggimento).
                  La batteria era costituita su 4 pezzi da 75/27 mod. 906/12 e assumeva, per
               l’addestramento e l’impiego, la seguente formazione: comando, che disponeva
               di specialisti per il tiro e per il collegamento, per la costituzione di pattuglie in
               numero, con scopi e impiego analoghi a quelli delle batterie da campagna, la
               3ª delle quali normalmente stabiliva il collegamento con il comando tattico di
               un gruppo di squadroni; pezzi, ippotrainati, con il personale montato; carreggio
               (servizi di batteria).
                  L’ordinamento dell’artiglieria da montagna era plasmato, in scala ridotta di
               un grado, su quello degli Alpini con i quali la specialità era, di norma, destinata a
               combattere. Il reggimento comprendeva il comando che non disponeva di nuclei
               di specialisti per il tiro e per il collegamento; il deposito; 3 gruppi da 75/13 ciascu-
               no. In particolare, il deposito era ordinato su un ufficio comando e batteria depo-
               sito, un ufficio mobilitazione e matricola, un ufficio amministrazione, un ufficio
               materiale (con officina) e un ufficio vestiario ed equipaggiamento; per i soli gruppi
               distaccati venivano costituiti magazzini di gruppo, ciascuno dei quali dipendente
               dal comando di gruppo ma, di fatto, considerato come distaccamento del deposito
               reggimentale. Inoltre, ogni gruppo comprendeva un comando, un magazzino di
               gruppo (eventuale) e 2-4 batterie di obici da 75/13 . Il comando aveva i soliti
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                   Le batterie da montagna avevano una numerazione unica generale e non una numerazione
                  per gruppo così come le compagnie alpine.
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