Page 196 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            strade ordinarie e di strade ferrate e loro riattamento; il gettamento dei ponti con
            materiale sia di equipaggio che di circostanza e, in generale, preparazione dei vari
            mezzi finalizzati al passaggio delle acque e alla distruzione di passaggi preesi-
            stenti; il servizio telegrafico da campo; la costruzione dei forni in muratura per la
            fabbricazione del pane e costruzione di magazzini e di altre opere per il servizio
            dell’intendenza o che non potevano essere costruite dalle altre truppe; la direzio-
            ne tecnica dei lavori ferroviari; il servizio delle locomotive stradali; il servizio dei
            parchi del Genio; il servizio di quei trasporti che le disposizioni per la mobilita-
            zione e per la formazione di guerra assegnavano alle compagnie treno del Genio.
            E, ancora, al Genio competevano i servizi della telegrafia da campo, dei telefoni,
            dei colombi viaggiatori, degli aerostati, delle segnalazioni e del rifornimento di
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            alcuni speciali trasporti .
               Negli anni Trenta del Novecento il Genio militare era considerato, in guerra,
            l’arma che esplicava la sua multiforme attività tecnica su tutto il teatro di opera-
            zione a favore delle varie armi, dei comandi e dei servizi. Le sue caratteristiche
            erano la capacità, nelle varie contingenze di guerra, di sfruttare a favore dei com-
            battenti tutto quanto era offerto dalla tecnica; la possibilità di svolgere la sua par-
            ticolare attività anche in condizioni difficili per natura o perché rese tali dal nemi-
            co; l’attitudine a far funzionare i più svariati mezzi tecnici e l’attitudine a eseguire
            lavori che richiedevano conoscenze e capacità che le altre armi non possedevano
            e presupponevano l’esatta comprensione delle esigenze tattiche e logistiche. In-
            fine, la possibilità, in circostanze speciali, di partecipare direttamente alla lotta;
            impiego, però, che rivestiva carattere assolutamente occasionale e momentaneo
            poiché,  l’insufficienza  dell’armamento  e  dell’addestramento  al  combattimento
            del Genio, non permetteva di ricavarne utile proporzionato al danno che poteva
            derivare dalla mancanza o dalla riduzione della capacità tecnica di detta Arma,
            difficilmente reintegrabile.
               Era principio fondamentale della regolamentazione del dopoguerra che al Ge-
            nio fossero prevalentemente affidati compiti e lavori tecnici che, per le capacità
            particolari che richiedevano, non potevano essere assolti dalle altre armi; tale
            concezione, maturatasi via via con l’esperienza della guerra, comportò l’estensio-
            ne graduale alle altre armi di una propria capacità tecnica destinata a sopperire di-
            rettamente ai rispettivi bisogni di carattere immediato. Di conseguenza i compiti
            riservati al Genio furono i lavori di rafforzamento richiedenti particolare compe-



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                Ministero della Guerra, Regolamento di servizio in guerra, Parte I. Servizio delle truppe.
               26 novembre 1882…cit., in part. libro I, Comandi superiori e stati maggiori in guerra ed
               organizzazione dei vari servizi, capo III, Comandi d’Artiglieria e Genio; id., Regolamento
               di servizio in guerra, Parte I. Servizio delle truppe (6 marzo 1892)…cit., in part. Comandi
               superiori e stati maggiori, 5. Comandanti d’Artiglieria e del Genio.
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